
Cronaca
Botti illegali, due ruvesi in manette. Sono ai domiciliari
Entrambi nascondevano fuochi d'artificio di genere vietato. La scoperta dei Carabinieri
Ruvo - domenica 24 dicembre 2017
20.12
Avevano nascosto i botti all'interno delle proprie abitazioni. Un vero e proprio arsenale: fuochi d'artificio di genere vietato oltre a polvere pirica e alcune centraline elettriche per innesti.
Per questo motivo, ieri, due ruvesi, di cui non sono state rese note le generalità, sono stati tratti in arresto dai Carabinieri della locale Stazione per detenzione illegale di materiale esplodente. Le indagini degli investigatori, a seguito dell'attentato dinamitardo consumato ai danni del portone d'ingresso di un condominio di via Scarlatti, distrutto con una bomba carta, sono state veloci e hanno colpito nel segno.
Dopo un'attenta attività investigativa, i Carabinieri, con l'ausilio dei militari della Compagnia di Trani, hanno eseguito due perquisizioni domiciliari nelle abitazioni di altrettanti ruvesi sospettati di detenere fuochi d'artificio, in cui hanno rinvenuto due arsenali di materiale esplosivo custodito illegalmente, oltre a polvere pirica e alcune centraline elettriche per innesti, sottoposti a sequestro penale.
Dopo gli arresti e le formalità di rito, i due ruvesi, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, sono stati posti agli arresti domiciliari presso le loro abitazioni.
Per questo motivo, ieri, due ruvesi, di cui non sono state rese note le generalità, sono stati tratti in arresto dai Carabinieri della locale Stazione per detenzione illegale di materiale esplodente. Le indagini degli investigatori, a seguito dell'attentato dinamitardo consumato ai danni del portone d'ingresso di un condominio di via Scarlatti, distrutto con una bomba carta, sono state veloci e hanno colpito nel segno.
Dopo un'attenta attività investigativa, i Carabinieri, con l'ausilio dei militari della Compagnia di Trani, hanno eseguito due perquisizioni domiciliari nelle abitazioni di altrettanti ruvesi sospettati di detenere fuochi d'artificio, in cui hanno rinvenuto due arsenali di materiale esplosivo custodito illegalmente, oltre a polvere pirica e alcune centraline elettriche per innesti, sottoposti a sequestro penale.
Dopo gli arresti e le formalità di rito, i due ruvesi, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, sono stati posti agli arresti domiciliari presso le loro abitazioni.


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