Gioventù Nazionale Ruvo: «La politica giovanile a Ruvo settaria o di parte»

Sabato 4 febbraio ore 18,30, presso Palazzo Caputi, il neo gruppo di Gioventù Nazionale Ruvo si è presentato ufficialmente alla città con una conferenza stampa pubblica moderata da Veronica Pellicani. Diversi gli ospiti intervenuti: il coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia Marco Cappellutti, i consiglieri comunali locali di Fratelli d'Italia Piero Paparella e Luciano Lorusso, l'ex sindaco di Terlizzi Nicola Gemmato, il vicepresidente della "Fondazione Tatarella" Fabrizio Tatarella, il membro del direttivo provinciale di Gioventù Nazionale Leonardo Tumolo, la coordinatrice provinciale di Gioventù Nazionale Ilaria Partipilo, il vice coordinatore di Gioventù Nazionale Ruvo Nicola Miscioscia ed il coordinatore cittadino Gioventù Nazionale Ruvo Raffaele Ippedico.

"Ringraziamo innanzitutto gli ospiti intervenuti, il gruppo locale di Fratelli d'Italia e chi ha voluto ascoltare e conoscere il nostro progetto politico. È stato importante vedere la gente accogliere positivamente l'inizio di un percorso entusiasmante, faticoso ma necessario per le sorti delle nuove generazioni ruvesi. Troppo spesso la politica giovanile a Ruvo è sembrata settaria o di parte. Molti giovani, anche quelli che non hanno mai accettato il pensiero unico moderno, in questi anni non sono riusciti a trovare una casa politica dove poter esprimere le proprie visioni e i propri progetti, o più semplicemente, dove non essere attaccati per le proprie idee. Gioventù Nazionale, esattamente come Fratelli d'Italia, si fa portatore di valori storici e saldi, da sempre intatti in ognuno dei suoi membri militanti. L'onore e la responsabilità di essere nati in questo momento storico, all'indomani di un grande risultato elettorale, maturato nel tempo con costanza e determinazione, ci rende quasi impazienti di lasciare un segno chiaro sul territorio. Lo dobbiamo ai tanti giovani che hanno consentito di portare la fiaccola di Gioventù Nazionale anche a Ruvo, lo dobbiamo a chi non ha paura di pensarla diversamente, lo dobbiamo ad ognuno di noi."