
Religioni
La festa di Sant’Anna e San Gioacchino, difensori della fede e della famiglia
Celebrazioni solenni, suppliche e musica popolare: il quartiere si stringe attorno ai santi genitori della Vergine Maria
Ruvo - sabato 26 luglio 2025
Oggi, sabato 26 luglio, la comunità del Redentore a Ruvo di Puglia si raccoglierà in preghiera per celebrare Sant'Anna e San Gioacchino, i santi patroni della famiglia cristiana e nonni della fede. Un giorno speciale, che richiama fedeli e famiglie in un clima di partecipazione.
La giornata si aprirà con la celebrazione eucaristica delle ore 9:00, primo gesto comunitario per rendere omaggio ai santi genitori della Vergine Maria. Ma è nel tardo pomeriggio che il cuore della festa prenderà vita: dopo la recita del Santo Rosario delle 18:00, la chiesa del Redentore ospiterà la Solenne Celebrazione Eucaristica con la Supplica a Sant'Anna, uno dei momenti più intensi dell'anno liturgico per la parrocchia, in cui la comunità rinnova il proprio affidamento a due figure che sono da sempre simbolo di amore familiare, accoglienza e preghiera.
A rendere ancora più gioiosa e partecipata l'atmosfera ci penserà la "Tradizionale Bassa Musica L'Armonia" di Molfetta, che animerà le strade del quartiere con i suoi ritmi coinvolgenti.
La memoria dei santi nonni
Secondo la tradizione cristiana — pur in assenza di fonti evangeliche canoniche — Anna e Gioacchino sono i genitori di Maria e quindi i nonni di Gesù. La loro storia, raccontata nei testi apocrifi come il Protovangelo di Giacomo, narra di una lunga attesa per la nascita della figlia, arrivata come dono divino a coronamento di una fede incrollabile.
Sant'Anna, in particolare, è venerata come patrona delle partorienti e delle nonne, simbolo di maternità, protezione e custodia della vita. San Gioacchino, pur meno presente nell'immaginario popolare, rappresenta la figura di un padre giusto, capace di ascolto, silenzio e preghiera. Insieme, sono modello e riferimento per tutte le famiglie cristiane.
Nel quartiere del Redentore, la loro festa è anche un'occasione per onorare le radici familiari, per valorizzare i legami tra le generazioni e per rendere grazie alla figura dei nonni, spesso pilastri silenziosi della comunità.
Tra suppliche, canti e suoni della tradizione, la celebrazione di oggi restituisce alla città un frammento della sua anima più profonda: quella che lega fede, memoria e cultura popolare, e che trova nella figura di Sant'Anna e San Gioacchino il volto rassicurante di un amore che si tramanda nel tempo.
La giornata si aprirà con la celebrazione eucaristica delle ore 9:00, primo gesto comunitario per rendere omaggio ai santi genitori della Vergine Maria. Ma è nel tardo pomeriggio che il cuore della festa prenderà vita: dopo la recita del Santo Rosario delle 18:00, la chiesa del Redentore ospiterà la Solenne Celebrazione Eucaristica con la Supplica a Sant'Anna, uno dei momenti più intensi dell'anno liturgico per la parrocchia, in cui la comunità rinnova il proprio affidamento a due figure che sono da sempre simbolo di amore familiare, accoglienza e preghiera.
A rendere ancora più gioiosa e partecipata l'atmosfera ci penserà la "Tradizionale Bassa Musica L'Armonia" di Molfetta, che animerà le strade del quartiere con i suoi ritmi coinvolgenti.
La memoria dei santi nonni
Secondo la tradizione cristiana — pur in assenza di fonti evangeliche canoniche — Anna e Gioacchino sono i genitori di Maria e quindi i nonni di Gesù. La loro storia, raccontata nei testi apocrifi come il Protovangelo di Giacomo, narra di una lunga attesa per la nascita della figlia, arrivata come dono divino a coronamento di una fede incrollabile.
Sant'Anna, in particolare, è venerata come patrona delle partorienti e delle nonne, simbolo di maternità, protezione e custodia della vita. San Gioacchino, pur meno presente nell'immaginario popolare, rappresenta la figura di un padre giusto, capace di ascolto, silenzio e preghiera. Insieme, sono modello e riferimento per tutte le famiglie cristiane.
Nel quartiere del Redentore, la loro festa è anche un'occasione per onorare le radici familiari, per valorizzare i legami tra le generazioni e per rendere grazie alla figura dei nonni, spesso pilastri silenziosi della comunità.
Tra suppliche, canti e suoni della tradizione, la celebrazione di oggi restituisce alla città un frammento della sua anima più profonda: quella che lega fede, memoria e cultura popolare, e che trova nella figura di Sant'Anna e San Gioacchino il volto rassicurante di un amore che si tramanda nel tempo.


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