
Vita di città
Matrimoni civili nel degrado: la denuncia di Spinelli contro l’inciviltà a Palazzo Caputi
Il consigliere comunale punta il dito contro la violazione delle ordinanze e chiede più rispetto per gli spazi pubblici: “Ruvo non può tollerare il menefreghismo”
Ruvo - domenica 1 giugno 2025
A Palazzo Caputi, luogo simbolo della cultura di Ruvo di Puglia, si consuma ormai da tempo una scena che stride con la solennità delle occasioni che vi si celebrano.
Promesse e matrimoni civili, che dovrebbero svolgersi nel segno del rispetto e della bellezza condivisa, sono invece spesso accompagnati da coriandoli sparsi a terra, tubi esplosi lasciati in bella vista, buste di plastica abbandonate sul selciato.
È un quadro che il consigliere comunale Patrizio Spinelli non è più disposto a tollerare. In una nota durissima diffusa nelle ultime ore, denuncia con fermezza "una situazione sempre più inaccettabile" e parla apertamente di "gesti di strafottenza e indifferenza" da parte di chi, pur celebrando momenti importanti della propria vita, non mostra alcun rispetto per la città.
"È frustrante vedere come, nonostante le ordinanze comunali, ci sia una totale mancanza di rispetto per gli spazi pubblici e per le regole che tutti dovrebbero seguire – scrive Spinelli –. In altri comuni si riesce a garantire decoro e pulizia. Perché a Ruvo no?"
La questione, secondo il consigliere, non è solo estetica o ambientale, ma soprattutto culturale: un tema di senso civico e di responsabilità. "Il continuo disinteresse per ciò che è pubblico – aggiunge – mina l'immagine della nostra comunità e crea disagio a tutti noi. Non possiamo permettere che il 'fate quello che vi pare' diventi la regola".
Nessuna giustificazione, nemmeno per legami personali: "Non ci saranno sconti per nessuno – tuona Spinelli –. Conoscenti, amici, parenti e familiari devono comprendere che il rispetto delle regole è un dovere, non un'opzione. È ora che ciascuno si faccia carico della propria parte e contribuisca a mantenere la città pulita, ordinata, degna del suo patrimonio".
Il messaggio è chiaro e si rivolge non solo a chi organizza eventi privati, ma anche all'amministrazione e alle autorità preposte al controllo; è il momento di rafforzare la vigilanza, sensibilizzare i cittadini e ribadire con fermezza che gli spazi pubblici sono un bene comune, da tutelare ogni giorno.
Promesse e matrimoni civili, che dovrebbero svolgersi nel segno del rispetto e della bellezza condivisa, sono invece spesso accompagnati da coriandoli sparsi a terra, tubi esplosi lasciati in bella vista, buste di plastica abbandonate sul selciato.
È un quadro che il consigliere comunale Patrizio Spinelli non è più disposto a tollerare. In una nota durissima diffusa nelle ultime ore, denuncia con fermezza "una situazione sempre più inaccettabile" e parla apertamente di "gesti di strafottenza e indifferenza" da parte di chi, pur celebrando momenti importanti della propria vita, non mostra alcun rispetto per la città.
"È frustrante vedere come, nonostante le ordinanze comunali, ci sia una totale mancanza di rispetto per gli spazi pubblici e per le regole che tutti dovrebbero seguire – scrive Spinelli –. In altri comuni si riesce a garantire decoro e pulizia. Perché a Ruvo no?"
La questione, secondo il consigliere, non è solo estetica o ambientale, ma soprattutto culturale: un tema di senso civico e di responsabilità. "Il continuo disinteresse per ciò che è pubblico – aggiunge – mina l'immagine della nostra comunità e crea disagio a tutti noi. Non possiamo permettere che il 'fate quello che vi pare' diventi la regola".
Nessuna giustificazione, nemmeno per legami personali: "Non ci saranno sconti per nessuno – tuona Spinelli –. Conoscenti, amici, parenti e familiari devono comprendere che il rispetto delle regole è un dovere, non un'opzione. È ora che ciascuno si faccia carico della propria parte e contribuisca a mantenere la città pulita, ordinata, degna del suo patrimonio".
Il messaggio è chiaro e si rivolge non solo a chi organizza eventi privati, ma anche all'amministrazione e alle autorità preposte al controllo; è il momento di rafforzare la vigilanza, sensibilizzare i cittadini e ribadire con fermezza che gli spazi pubblici sono un bene comune, da tutelare ogni giorno.