
Eventi e cultura
“Memorie Sacre Ruvesi” tra tutela e valorizzazione, il patrimonio religioso si racconta alla città
Conclusa con una partecipata conferenza la mostra ospitata nella chiesa dell’Annunziata
Ruvo - mercoledì 11 giugno 2025
Si è conclusa venerdì 7 giugno, con una densa e partecipata conferenza pubblica presso la Biblioteca comunale "Pasquale Testini", la mostra "Memorie Sacre Ruvesi", esposizione inaugurata lo scorso 28 dicembre nella chiesa della SS. Annunziata, dedicata alla riscoperta e alla fruizione del ricco patrimonio artistico e devozionale custodito dal Capitolo Concattedrale di Ruvo di Puglia.
L'evento finale, dal titolo "Come conservare, fruire e valorizzare le opere del Capitolo Concattedrale di Ruvo nella chiesa della SS. Annunziata", ha rappresentato un'importante occasione di confronto sulle prospettive future di tutela e valorizzazione di un'eredità culturale ancora in parte celata al grande pubblico.
Ad animare il dibattito, moderato in un clima di autentica condivisione, sono intervenuti la Dott.ssa Maria Stragapede, restauratrice e curatrice della mostra, Don Vincenzo Speranza, presidente del Capitolo Concattedrale, Giovanni Borraccesi, direttore del MuDiAS di Rutigliano, e l'Assessore Domenico Savio Curci, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale.
Centrale il tema della conservazione: un patrimonio polimaterico – costituito da opere in legno, metallo, tessuto, carta e pittura – che richiede interventi specialistici, condizioni ambientali adeguate e, soprattutto, una visione strategica capace di coniugare la dimensione spirituale con quella estetica, liturgica e museale. Il dibattito ha evidenziato l'urgenza di ripensare la fruizione di questi beni in un'ottica inclusiva, accessibile e duratura, che coinvolga cittadini, studiosi, istituzioni e nuove generazioni.
Promossa dal Capitolo Concattedrale con il sostegno del Consiglio Regionale della Puglia, il patrocinio del Comune di Ruvo di Puglia, e il contributo del Museo Diocesano insieme a numerose realtà associative locali, la mostra ha saputo offrire uno sguardo suggestivo e consapevole sulla cultura materiale della devozione: oggetti d'uso liturgico, paramenti sacri, ex voto, crocifissi, reliquiari e dipinti, narratori silenziosi di una fede incarnata nella storia della comunità ruvese.
"Memorie Sacre Ruvesi" ha rappresentato un percorso identitario, un invito a riappropriarsi di simboli e memorie spesso relegati nell'ombra, restituendo loro voce e dignità. Un'esperienza formativa, capace di coniugare rigore scientifico e passione divulgativa, nel solco di una cittadinanza culturale attiva e consapevole.
La sfida ora è quella di proseguire questo cammino, perché la custodia del patrimonio non si esaurisce nell'atto conservativo, ma si realizza pienamente nell'atto del tramandare, nel costruire continuità tra passato e presente, tra memoria e futuro. E come è stato ribadito nel corso della serata, "la cultura si custodisce anche così: condividendola".
L'evento finale, dal titolo "Come conservare, fruire e valorizzare le opere del Capitolo Concattedrale di Ruvo nella chiesa della SS. Annunziata", ha rappresentato un'importante occasione di confronto sulle prospettive future di tutela e valorizzazione di un'eredità culturale ancora in parte celata al grande pubblico.
Ad animare il dibattito, moderato in un clima di autentica condivisione, sono intervenuti la Dott.ssa Maria Stragapede, restauratrice e curatrice della mostra, Don Vincenzo Speranza, presidente del Capitolo Concattedrale, Giovanni Borraccesi, direttore del MuDiAS di Rutigliano, e l'Assessore Domenico Savio Curci, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale.
Centrale il tema della conservazione: un patrimonio polimaterico – costituito da opere in legno, metallo, tessuto, carta e pittura – che richiede interventi specialistici, condizioni ambientali adeguate e, soprattutto, una visione strategica capace di coniugare la dimensione spirituale con quella estetica, liturgica e museale. Il dibattito ha evidenziato l'urgenza di ripensare la fruizione di questi beni in un'ottica inclusiva, accessibile e duratura, che coinvolga cittadini, studiosi, istituzioni e nuove generazioni.
Promossa dal Capitolo Concattedrale con il sostegno del Consiglio Regionale della Puglia, il patrocinio del Comune di Ruvo di Puglia, e il contributo del Museo Diocesano insieme a numerose realtà associative locali, la mostra ha saputo offrire uno sguardo suggestivo e consapevole sulla cultura materiale della devozione: oggetti d'uso liturgico, paramenti sacri, ex voto, crocifissi, reliquiari e dipinti, narratori silenziosi di una fede incarnata nella storia della comunità ruvese.
"Memorie Sacre Ruvesi" ha rappresentato un percorso identitario, un invito a riappropriarsi di simboli e memorie spesso relegati nell'ombra, restituendo loro voce e dignità. Un'esperienza formativa, capace di coniugare rigore scientifico e passione divulgativa, nel solco di una cittadinanza culturale attiva e consapevole.
La sfida ora è quella di proseguire questo cammino, perché la custodia del patrimonio non si esaurisce nell'atto conservativo, ma si realizza pienamente nell'atto del tramandare, nel costruire continuità tra passato e presente, tra memoria e futuro. E come è stato ribadito nel corso della serata, "la cultura si custodisce anche così: condividendola".