Attualità
Oggi a Ruvo riaprono le librerie. «Lavoriamo per favorire un ritorno alla quotidianità»
Rosangela Bellifemine e Nicola Catalano tornano a consigliare letture da vivere come momenti di condivisione
Ruvo - martedì 14 aprile 2020
Con un piccolo e timido passo verso la fase 2 dell'emergenza da coronavirus, da oggi riaprono alcune attività commerciali, come stabilito dall'ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Al fianco, quindi, delle attività rimaste sempre aperte in quanto ritenute necessarie, come il commercio al dettaglio per beni di prima necessità, farmacie ed edicole, si torna a lavorare anche nelle librerie e cartolerie, nei negozi di abbigliamento per bambini e neonati, in alcuni uffici professionali.
Anche una delle storiche edicole e librerie di Ruvo di Puglia, punto di riferimento per gli amanti del fumetto anche di paesi limitrofi, ha dovuto ridimensionare la sua attività in quest'ultimo mese, esercitando la sola vendita di quotidiani e periodici. Da oggi, Rosangela Bellifemine e Nicola Catalano riaprono anche la sezione dedicata ai libri e ai fumetti.
Come avete vissuto questo mese con l'attività commerciale limitata alla sola edicola?
Pur avendo la libreria all'interno, non abbiamo potuto esercitare l'attività libraria ma siamo rimasti aperti tutte le mattine per la sola vendita di periodici e quotidiani, lavorando per non far mancare un servizio ai nostri clienti. Ci siamo muniti di dispositivi di sicurezza e ci siamo organizzati facendo entrare due persone alla volta, chiedendo ai clienti di munirsi di guanti e mascherine, e garantendo il distanziamento. Continueremo ad adottare queste misure di sicurezza.
Cosa ha significato per voi non poter vendere libri?
Un po' come per tutte le categorie, i danni economici sono notevoli e gravosi, ma la nostra viveva già una situazione pregressa di difficoltà. Avevamo, infatti, accolto con piacere la nuova legge sul libro per la promozione e il sostegno alla lettura, approvata a febbraio in Senato, che ci aveva messi in una prospettiva di miglioramento, ma purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di vederne gli effetti benefici data l'imminenza di questa situazione tragica che ha bloccato tutto e tutti.
Da oggi la libreria riapre, vi aspettate il ritorno della clientela?
In questo mese non abbiamo mai fatto mancare ai nostri clienti il servizio di prenotazione libri. Da oggi ripartiamo con la vendita. Speriamo ci siano file anche per i libri, anche se in questo periodo non c'è stata molta richiesta per giornali e periodici.
Come cambia l'attività libraria con il covid-19?
Alcuni colleghi non riapriranno, per motivazioni anche condivisibili. Noi continuiamo ad essere presenti e ad offrire un servizio, ma anche ad essere un riferimento culturale e sociale per il quartiere e il territorio. Pur riaprendo, dovremmo entrare nell'ottica che il nostro atteggiamento personale deve cambiare, non possiamo immaginare che si possa tornare a come era prima, a cominciare dall'attenzione e dalla consapevolezza di dover sempre garantire l'assoluto rispetto delle norme di sicurezza. Ma non vogliamo operare nella paura, piuttosto rappresentare la possibilità di un ritorno alla quotidianità, sia pur in maniera controllata e responsabile. Speriamo poi che arrivino indicazioni e aiuti da parte del governo perché sarà complicatissimo andare avanti. Già molte piccole case editrici rischiano di scomparire.
Le edicole sono presidio di libertà, c'è però chi si chiede a cosa servano edicole e librerie. Cosa rispondiamo?
La scusa più usata quando non si vuol fare qualcosa è che non ci sia tempo per farlo. Forse in questo periodo che stiamo vivendo, in questo tempo dilatato, si potrebbe scorgere l'opportunità di riscoprire il valore della lettura e i suoi benefici, capire che un libro può essere davvero d'aiuto in qualsiasi momento. Anzi, si potrebbe vivere questa attualità non solo leggendo da soli, ma leggendo insieme in famiglia o leggendo storie ai bambini. È così che si può cogliere l'occasione di riscoprire, assieme al valore della lettura, anche l'importanza che essa svolge nel favorire importanti momenti di condivisione.
Rosangela e Nicola sono anche ideatori e promotori del progetto annuale Confabulare – libri fuori dagli scaffali che, dal 2012, promuove il valore della lettura per le fasce più giovani. In questo periodo particolare, l'intero progetto è concentrato proprio sulla condivisione, trasformato radicalmente nelle sue diverse fasi e reso fruibile sui social network. Assieme ad un eccezionale team di professionisti, lavorano quotidianamente per promuovere e incentivare l'importanza della lettura vissuta come viscerale necessità per la formazione e la crescita dei lettori di ogni fascia d'età e come strumento che apre una finestra sulla consapevolezza del mondo in cui viviamo.
Al fianco, quindi, delle attività rimaste sempre aperte in quanto ritenute necessarie, come il commercio al dettaglio per beni di prima necessità, farmacie ed edicole, si torna a lavorare anche nelle librerie e cartolerie, nei negozi di abbigliamento per bambini e neonati, in alcuni uffici professionali.
Anche una delle storiche edicole e librerie di Ruvo di Puglia, punto di riferimento per gli amanti del fumetto anche di paesi limitrofi, ha dovuto ridimensionare la sua attività in quest'ultimo mese, esercitando la sola vendita di quotidiani e periodici. Da oggi, Rosangela Bellifemine e Nicola Catalano riaprono anche la sezione dedicata ai libri e ai fumetti.
Come avete vissuto questo mese con l'attività commerciale limitata alla sola edicola?
Pur avendo la libreria all'interno, non abbiamo potuto esercitare l'attività libraria ma siamo rimasti aperti tutte le mattine per la sola vendita di periodici e quotidiani, lavorando per non far mancare un servizio ai nostri clienti. Ci siamo muniti di dispositivi di sicurezza e ci siamo organizzati facendo entrare due persone alla volta, chiedendo ai clienti di munirsi di guanti e mascherine, e garantendo il distanziamento. Continueremo ad adottare queste misure di sicurezza.
Cosa ha significato per voi non poter vendere libri?
Un po' come per tutte le categorie, i danni economici sono notevoli e gravosi, ma la nostra viveva già una situazione pregressa di difficoltà. Avevamo, infatti, accolto con piacere la nuova legge sul libro per la promozione e il sostegno alla lettura, approvata a febbraio in Senato, che ci aveva messi in una prospettiva di miglioramento, ma purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di vederne gli effetti benefici data l'imminenza di questa situazione tragica che ha bloccato tutto e tutti.
Da oggi la libreria riapre, vi aspettate il ritorno della clientela?
In questo mese non abbiamo mai fatto mancare ai nostri clienti il servizio di prenotazione libri. Da oggi ripartiamo con la vendita. Speriamo ci siano file anche per i libri, anche se in questo periodo non c'è stata molta richiesta per giornali e periodici.
Come cambia l'attività libraria con il covid-19?
Alcuni colleghi non riapriranno, per motivazioni anche condivisibili. Noi continuiamo ad essere presenti e ad offrire un servizio, ma anche ad essere un riferimento culturale e sociale per il quartiere e il territorio. Pur riaprendo, dovremmo entrare nell'ottica che il nostro atteggiamento personale deve cambiare, non possiamo immaginare che si possa tornare a come era prima, a cominciare dall'attenzione e dalla consapevolezza di dover sempre garantire l'assoluto rispetto delle norme di sicurezza. Ma non vogliamo operare nella paura, piuttosto rappresentare la possibilità di un ritorno alla quotidianità, sia pur in maniera controllata e responsabile. Speriamo poi che arrivino indicazioni e aiuti da parte del governo perché sarà complicatissimo andare avanti. Già molte piccole case editrici rischiano di scomparire.
Le edicole sono presidio di libertà, c'è però chi si chiede a cosa servano edicole e librerie. Cosa rispondiamo?
La scusa più usata quando non si vuol fare qualcosa è che non ci sia tempo per farlo. Forse in questo periodo che stiamo vivendo, in questo tempo dilatato, si potrebbe scorgere l'opportunità di riscoprire il valore della lettura e i suoi benefici, capire che un libro può essere davvero d'aiuto in qualsiasi momento. Anzi, si potrebbe vivere questa attualità non solo leggendo da soli, ma leggendo insieme in famiglia o leggendo storie ai bambini. È così che si può cogliere l'occasione di riscoprire, assieme al valore della lettura, anche l'importanza che essa svolge nel favorire importanti momenti di condivisione.
Rosangela e Nicola sono anche ideatori e promotori del progetto annuale Confabulare – libri fuori dagli scaffali che, dal 2012, promuove il valore della lettura per le fasce più giovani. In questo periodo particolare, l'intero progetto è concentrato proprio sulla condivisione, trasformato radicalmente nelle sue diverse fasi e reso fruibile sui social network. Assieme ad un eccezionale team di professionisti, lavorano quotidianamente per promuovere e incentivare l'importanza della lettura vissuta come viscerale necessità per la formazione e la crescita dei lettori di ogni fascia d'età e come strumento che apre una finestra sulla consapevolezza del mondo in cui viviamo.