Religioni
Santa Messa di Natale col "coprifuoco", le disposizioni della Diocesi
Don Pietro Rubini illustra tutte le indicazioni sulle celebrazioni eucaristiche
Ruvo - venerdì 11 dicembre 2020
12.05
Il vescovo della nostra Diocesi, Mons. Cornacchia, ha disposto nuove misure per le celebrazioni eucaristiche delle imminenti festività natalizie. Viste le disposizioni governative e l'andamento epidemiologico da coronavirus, infatti, anche il Natale cambia, negli orari e nella modalità di celebrazione delle Sante Messe.
A comunicarlo è il direttore dell'Ufficio Liturgico Diocesano, don Pietro Rubini, in una nota qui riportata integralmente.
"Carissimi,
le celebrazioni natalizie, ormai vicine, quest'anno saranno vissute con le limitazioni imposte dal perdurare della pandemia.
Nel Messaggio alle comunità cristiane, del 22 novembre u.s., i Vescovi italiani ribadiscono che «le liturgie e gli incontri comunitari sono soggetti a una cura particolare e alla prudenza. Questo, pero, non deve scoraggiarci: in questi mesi è apparso chiaro come sia possibile celebrare nelle comunità in condizioni di sicurezza, nella piena osservanza delle norme». Da qui la loro precisazione, nel successivo comunicato del 1° dicembre u.s., che per la Messa nella notte di Natale «sarà necessario prevedere l'inizio e la durata della celebrazione in un orario compatibile con il cosiddetto "coprifuoco"».
Pertanto, alla luce di tali indicazioni, il nostro Vescovo, Mons. Domenico Cornacchia. tramite questo Ufficio, stabilisce che la Messa nella Notte di Natale sia celebrata in tutte le parrocchie tra le ore 18.30 e le ore 20.00 del 24 dicembre. Ciascuno, confrontandosi con i propri operatori pastorali, potrà individuare l'orario che riterrà più opportuno, in base alle esigenze dei fedeli.
Riguardo alla Messa del 31 dicembre, dovendo rispettare anche la norma della limitazione numerica dei posti, per quest'anno, nelle Vicarie di Molfetta e di Terlizzi si interrompa la consuetudine di riunirsi tutti insieme in un'unica S. Messa di ringraziamento. Si celebri, invece, l'Eucaristia solenne, seguita dal canto del Te Deum e dalla Benedizione Eucaristica, nelle singole parrocchie, come già avviene nelle Vicarie di Ruvo e di Giovinazzo.
Inoltre, questo tempo di preparazione al Natale sia l'occasione propizia per dare notizia alle nostre comunità che papa Francesco, lo scorso 8 dicembre, ha indetto un Anno speciale di San Giuseppe, nella ricorrenza del 150° anniversario della dichiarazione dello sposo di Maria quale patrono della Chiesa Universale, fatta dal Beato Pio IX, con ii Decreto Quemadmodum Deus.
Per questo avvenimento, fino al giorno 8 dicembre 2021, è concessa l'lndulgenza plenaria ai fedeli che reciteranno «qualsivoglia orazione legittimamente approvata o atto di pietà in onore di San Giuseppe, specialmente nelle ricorrenze del 19 marzo e del 1° maggio, nella Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, il 19 di ogni mese e ogni mercoledì, giorno dedicato alla memoria del Santo secondo la tradizione latina», ma anche secondo altre modalità indicate nel Decreto emesso dalla Penitenzieria Apostolica.
Infine, si invitino i nostri fedeli ad allestire nelle loro case il presepe, attorno al quale vivere dei momenti di preghiera con tutti i componenti della famiglia. Il presepe, infatti, è un segno di speranza, specialmente in questo tempo difficile. Non c'è pandemia, non c'è crisi che possa spegnere la Luce che da esso promana (cfr. Papa Francesco, Angelus del 6 dicembre u.s.).
Augurandovi di continuare a vivere insieme alle vostre Comunità un cammino d'Avvento intenso e fruttuoso, vi porgo i miei più cari e fraterni saluti
Don Pietro Rubini, direttore ULD".
A comunicarlo è il direttore dell'Ufficio Liturgico Diocesano, don Pietro Rubini, in una nota qui riportata integralmente.
"Carissimi,
le celebrazioni natalizie, ormai vicine, quest'anno saranno vissute con le limitazioni imposte dal perdurare della pandemia.
Nel Messaggio alle comunità cristiane, del 22 novembre u.s., i Vescovi italiani ribadiscono che «le liturgie e gli incontri comunitari sono soggetti a una cura particolare e alla prudenza. Questo, pero, non deve scoraggiarci: in questi mesi è apparso chiaro come sia possibile celebrare nelle comunità in condizioni di sicurezza, nella piena osservanza delle norme». Da qui la loro precisazione, nel successivo comunicato del 1° dicembre u.s., che per la Messa nella notte di Natale «sarà necessario prevedere l'inizio e la durata della celebrazione in un orario compatibile con il cosiddetto "coprifuoco"».
Pertanto, alla luce di tali indicazioni, il nostro Vescovo, Mons. Domenico Cornacchia. tramite questo Ufficio, stabilisce che la Messa nella Notte di Natale sia celebrata in tutte le parrocchie tra le ore 18.30 e le ore 20.00 del 24 dicembre. Ciascuno, confrontandosi con i propri operatori pastorali, potrà individuare l'orario che riterrà più opportuno, in base alle esigenze dei fedeli.
Riguardo alla Messa del 31 dicembre, dovendo rispettare anche la norma della limitazione numerica dei posti, per quest'anno, nelle Vicarie di Molfetta e di Terlizzi si interrompa la consuetudine di riunirsi tutti insieme in un'unica S. Messa di ringraziamento. Si celebri, invece, l'Eucaristia solenne, seguita dal canto del Te Deum e dalla Benedizione Eucaristica, nelle singole parrocchie, come già avviene nelle Vicarie di Ruvo e di Giovinazzo.
Inoltre, questo tempo di preparazione al Natale sia l'occasione propizia per dare notizia alle nostre comunità che papa Francesco, lo scorso 8 dicembre, ha indetto un Anno speciale di San Giuseppe, nella ricorrenza del 150° anniversario della dichiarazione dello sposo di Maria quale patrono della Chiesa Universale, fatta dal Beato Pio IX, con ii Decreto Quemadmodum Deus.
Per questo avvenimento, fino al giorno 8 dicembre 2021, è concessa l'lndulgenza plenaria ai fedeli che reciteranno «qualsivoglia orazione legittimamente approvata o atto di pietà in onore di San Giuseppe, specialmente nelle ricorrenze del 19 marzo e del 1° maggio, nella Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, il 19 di ogni mese e ogni mercoledì, giorno dedicato alla memoria del Santo secondo la tradizione latina», ma anche secondo altre modalità indicate nel Decreto emesso dalla Penitenzieria Apostolica.
Infine, si invitino i nostri fedeli ad allestire nelle loro case il presepe, attorno al quale vivere dei momenti di preghiera con tutti i componenti della famiglia. Il presepe, infatti, è un segno di speranza, specialmente in questo tempo difficile. Non c'è pandemia, non c'è crisi che possa spegnere la Luce che da esso promana (cfr. Papa Francesco, Angelus del 6 dicembre u.s.).
Augurandovi di continuare a vivere insieme alle vostre Comunità un cammino d'Avvento intenso e fruttuoso, vi porgo i miei più cari e fraterni saluti
Don Pietro Rubini, direttore ULD".