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È tempo di spostare indietro le lancette, torna l'ora solare

Lancette indietro di 60 minuti dalle 3.00 alle 2.00 di questa notte

Lancette indietro di 60 minuti dalle 3.00 alle 2.00: dopo sette mesi di ora legale, dalla notte del 25 ottobre 2020 torna l'ora solare.

Si dormirà un'ora in più, si avrà più luce la mattina ma le giornate diventeranno più corte con l'imbrunire anticipato.

Lo spostamento delle lancette dell'orologio in avanti o indietro, ogni anno a marzo e ottobre, è pensato per sfruttare al massimo le ore di luce a disposizione e ridurre i consumi energetici.

Stando alle stime di Terna, la società responsabile in Italia della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad alta tensione, in questi sette mesi di ora legale l'Italia ha risparmiato complessivamente 400 milioni di kilowattora di elettricità, pari al consumo medio annuo di circa 150 mila famiglie, con un beneficio economico per il sistema di 66 milioni di euro.

Impatti positivi anche in termini di sostenibilità ambientale, con 205 mila tonnellate in meno di CO2 immesse in atmosfera. Il risparmio economico è calcolato considerando il fatto che quest'anno, nel periodo di ora legale, il costo del kilowattora medio per il cliente domestico tipo in tutela (secondo i dati dell'ARERA) è stato di circa 16,5 centesimi di euro al lordo delle imposte.

Dal 2004 al 2020, secondo l'analisi di Terna, il minor consumo di elettricità per il Paese dovuto all'ora legale è stato complessivamente di circa 10 miliardi di kilowattora e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di 1 miliardo e 720 milioni di euro.

L'ora solare resterà attiva fino all'ultima settimana del mese di marzo quando, nella notte fra sabato 27 e domenica 28 marzo 2021, le lancette torneranno a spostarsi un'ora in avanti.

Sarà l'ultima volta? Malgrado l'Italia del Governo Conte si sia espressa a favore del mantenimento dell'alternanza fra ora solare e ora legale, avanzando una motivazione di carattere economico dato il comprovato risparmio di energia elettrica, resta ancora aperta a livello europeo la discussione circa l'abolizione del cambio dell'ora.

L'Unione europea infatti spinge da tempo per sopprimere tale consuetudine. Nel 2018, con 410 voti favorevoli, 192 contrari e 51 astenuti, lo stesso si era espresso a favore dell'abolizione del cambiamento orario da solare a legale e viceversa. Della stessa posizione anche 4,6 milioni di cittadini che hanno risposto al sondaggio della Commissione Europea. La decisione è poi passata ai Paesi membri a cui è stato dato il termine di aprile 2021 per abolire o meno il cambio. Tematica poi passata in secondo piano data l'emergenza coronavirus in corso.

Ma, data la visione poco chiara dell'Unione Europea su quali possano essere vantaggi e svantaggi derivanti dal cambio di orario e all'assenza di prove scientifiche che il cambiamento del fuso orario possa arrecare danni all'equilibrio psicofisico, l'Italia ha presentato richiesta formale di mantenimento della situazione attuale depositata a Bruxelles.

Fino a contrordine, quindi, si continuerà a spostare le lancette degli orologi due volte all'anno, a fine marzo per l'ora legale e a fine ottobre per passare all'ora solare.
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