
Ambiente
Tiglio dopo tiglio, Ruvo di Puglia coltiva il futuro
Davanti alla scuola Don Bosco un nuovo albero prende radice tra memoria, cura del verde e voci di bambini
Ruvo - venerdì 19 dicembre 2025
Ruvo di Puglia rinnova il suo patto silenzioso con la natura e con le nuove generazioni. Lo fa attraverso la piantumazione di un nuovo tiglio davanti alla scuola Don Bosco, là dove fino a poco tempo fa cresceva un albero diventato parte della vita quotidiana di alunne e alunni, ma ormai malato e non più sicuro.
I tigli non sono semplici alberi per Ruvo di Puglia. Sono sentinelle verdi che da secoli vegliano sui viali cittadini, li rendono riconoscibili, profumati, accoglienti. Simbolo di giustizia, amore e benessere, sono anche preziosi alleati della salute, grazie alle loro note proprietà terapeutiche. Per questo, ogni volta che si rende necessario rimuoverne uno, la decisione pesa come una ferita, affrontata solo quando non esistono alternative.
L'abbattimento del tiglio davanti alla Don Bosco è stato il risultato di un attento lavoro di monitoraggio e prevenzione del verde pubblico, portato avanti dall'assessorato all'Ambiente guidato da Antonio Mazzone, con il supporto tecnico del dottor Mariano Fracchiolla, agronomo del Comune di Ruvo di Puglia. Un'azione responsabile, pensata per tutelare la sicurezza dei cittadini senza mai perdere di vista il valore del patrimonio arboreo urbano.
Ma a quella perdita non è seguito il vuoto. La cura del verde, per l'amministrazione comunale, è una scelta programmatica, un investimento concreto in qualità della vita, vivibilità e futuro. Così, alla promessa di sostituire l'albero rimosso è seguito un impegno mantenuto.
La messa a dimora del nuovo albero si è trasformata in una piccola festa, organizzata con passione dalle docenti e dai volontari del Servizio Civile del progetto Monitor. I protagonisti assoluti sono stati i più piccoli, che hanno accolto il loro nuovo "amico" con canti e sorrisi, trasformando un gesto tecnico in un momento di educazione, emozione e appartenenza.
"Tiglio dopo tiglio", Ruvo di Puglia dimostra che la tutela dell'ambiente non è fatta solo di scelte amministrative, ma di relazioni, memoria e responsabilità. E quel giovane albero, ora radicato davanti alla Don Bosco, crescerà insieme ai bambini che lo hanno salutato, raccontando negli anni una storia di cura, attenzione e amore per la città.
I tigli non sono semplici alberi per Ruvo di Puglia. Sono sentinelle verdi che da secoli vegliano sui viali cittadini, li rendono riconoscibili, profumati, accoglienti. Simbolo di giustizia, amore e benessere, sono anche preziosi alleati della salute, grazie alle loro note proprietà terapeutiche. Per questo, ogni volta che si rende necessario rimuoverne uno, la decisione pesa come una ferita, affrontata solo quando non esistono alternative.
L'abbattimento del tiglio davanti alla Don Bosco è stato il risultato di un attento lavoro di monitoraggio e prevenzione del verde pubblico, portato avanti dall'assessorato all'Ambiente guidato da Antonio Mazzone, con il supporto tecnico del dottor Mariano Fracchiolla, agronomo del Comune di Ruvo di Puglia. Un'azione responsabile, pensata per tutelare la sicurezza dei cittadini senza mai perdere di vista il valore del patrimonio arboreo urbano.
Ma a quella perdita non è seguito il vuoto. La cura del verde, per l'amministrazione comunale, è una scelta programmatica, un investimento concreto in qualità della vita, vivibilità e futuro. Così, alla promessa di sostituire l'albero rimosso è seguito un impegno mantenuto.
La messa a dimora del nuovo albero si è trasformata in una piccola festa, organizzata con passione dalle docenti e dai volontari del Servizio Civile del progetto Monitor. I protagonisti assoluti sono stati i più piccoli, che hanno accolto il loro nuovo "amico" con canti e sorrisi, trasformando un gesto tecnico in un momento di educazione, emozione e appartenenza.
"Tiglio dopo tiglio", Ruvo di Puglia dimostra che la tutela dell'ambiente non è fatta solo di scelte amministrative, ma di relazioni, memoria e responsabilità. E quel giovane albero, ora radicato davanti alla Don Bosco, crescerà insieme ai bambini che lo hanno salutato, raccontando negli anni una storia di cura, attenzione e amore per la città.
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