
Eventi e cultura
Uscimmo a riveder le stelle: tre notti di suoni e visioni a Ruvo di Puglia
La rassegna ideata da Pino Minafra trasfigura il lutto in rinascita, virtuosismo e sperimentazione
Ruvo - giovedì 4 settembre 2025
Ruvo di Puglia diventerà, dal 9 all'11 settembre, epicentro di una liturgia sonora dal carattere unico, con "Uscimmo a riveder le stelle", trittico concertistico concepito e diretto dal trombettista e compositore Pino Minafra.
L'iniziativa, dal titolo dantesco e dall'anima gramsciana, sublima il dolore privato — la recente scomparsa della clavicembalista Margherita Porfido — in una tensione rigenerativa capace di fondere introspezione, bellezza e condivisione comunitaria.
Le tre serate, ospitate nella cornice aristocratica di Villa Fenicia, sono state pensate come un attraversamento musicale a più dimensioni: dal linguaggio bandistico riletto in chiave contemporanea, alle derive jazzistiche e improvvisative, fino alle stratificazioni vocali e timbriche di ensemble di rara coesione.
Si inaugura lunedì 9 settembre con l'apertura pubblica delle prove di "Pino Minafra & La Banda": formazione storica, da oltre tre decenni ambasciatrice di un'Italia musicale colta e popolare insieme, capace di innestare marce, opera e scrittura contemporanea in un impianto orchestrale nomade e riconoscibile nei festival europei più autorevoli.
Martedì 10 settembre, la programmazione si fa camera di combustione creativa: Fuochi mette in dialogo il giovane sax di Vincenzo Di Gioia — finalista al Premio Internazionale Massimo Urbani — con la percussività radicale di Vincenzo Mazzone, docente al Conservatorio di Monopoli, in una tessitura imprevedibile e pulsante. Seguirà l'universo polifonico delle Faraualla, quartetto vocale tra mito e ricerca etnomusicale, con Culla e tempesta, sostenuto dalle percussioni di Pippo D'Ambrosio e Michele Marulli. La conduzione della serata sarà affidata alla giornalista Antonella Gaeta (La Repubblica).
Mercoledì 11 settembre, atto conclusivo e apoteosi: "Pino Minafra & La Banda" si arricchirà di ospiti d'eccellenza — Michel Godard (tuba e serpentone), le Faraualla, Vincenzo e Leonardo Di Gioia — sotto la direzione a più mani di Michele Di Puppo, Nicola Cotugno, Livio Minafra e dello stesso Pino Minafra. Un percorso che spazierà dalle marce sinfoniche agli estratti d'opera, dalle scritture originali dei Minafra fino all'omaggio a Nino Rota con la Sacra Romana Rota di Bruno Tommaso. Modererà l'incontro Ugo Sbisà, critico musicale e docente di Storia del Jazz al Conservatorio "N. Piccinni" di Bari.
Ogni serata sarà accompagnata da un'esperienza gastronomica d'autore, a cura della "Cucina Villana" dei fratelli Montaruli, custodi di un approccio etnobotanico e raffinato, in dialogo con le suggestioni musicali della rassegna (prenotazioni: Federica 340 7364832 / Francesco 347 9996475).
Anche in caso di pioggia, la manifestazione proseguirà negli spazi interni di Villa Fenicia, grazie alla disponibilità della storica famiglia che ne custodisce memoria e fascino.
Per informazioni: sonorosudfestival@gmail.com
L'iniziativa, dal titolo dantesco e dall'anima gramsciana, sublima il dolore privato — la recente scomparsa della clavicembalista Margherita Porfido — in una tensione rigenerativa capace di fondere introspezione, bellezza e condivisione comunitaria.
Le tre serate, ospitate nella cornice aristocratica di Villa Fenicia, sono state pensate come un attraversamento musicale a più dimensioni: dal linguaggio bandistico riletto in chiave contemporanea, alle derive jazzistiche e improvvisative, fino alle stratificazioni vocali e timbriche di ensemble di rara coesione.
Si inaugura lunedì 9 settembre con l'apertura pubblica delle prove di "Pino Minafra & La Banda": formazione storica, da oltre tre decenni ambasciatrice di un'Italia musicale colta e popolare insieme, capace di innestare marce, opera e scrittura contemporanea in un impianto orchestrale nomade e riconoscibile nei festival europei più autorevoli.
Martedì 10 settembre, la programmazione si fa camera di combustione creativa: Fuochi mette in dialogo il giovane sax di Vincenzo Di Gioia — finalista al Premio Internazionale Massimo Urbani — con la percussività radicale di Vincenzo Mazzone, docente al Conservatorio di Monopoli, in una tessitura imprevedibile e pulsante. Seguirà l'universo polifonico delle Faraualla, quartetto vocale tra mito e ricerca etnomusicale, con Culla e tempesta, sostenuto dalle percussioni di Pippo D'Ambrosio e Michele Marulli. La conduzione della serata sarà affidata alla giornalista Antonella Gaeta (La Repubblica).
Mercoledì 11 settembre, atto conclusivo e apoteosi: "Pino Minafra & La Banda" si arricchirà di ospiti d'eccellenza — Michel Godard (tuba e serpentone), le Faraualla, Vincenzo e Leonardo Di Gioia — sotto la direzione a più mani di Michele Di Puppo, Nicola Cotugno, Livio Minafra e dello stesso Pino Minafra. Un percorso che spazierà dalle marce sinfoniche agli estratti d'opera, dalle scritture originali dei Minafra fino all'omaggio a Nino Rota con la Sacra Romana Rota di Bruno Tommaso. Modererà l'incontro Ugo Sbisà, critico musicale e docente di Storia del Jazz al Conservatorio "N. Piccinni" di Bari.
Ogni serata sarà accompagnata da un'esperienza gastronomica d'autore, a cura della "Cucina Villana" dei fratelli Montaruli, custodi di un approccio etnobotanico e raffinato, in dialogo con le suggestioni musicali della rassegna (prenotazioni: Federica 340 7364832 / Francesco 347 9996475).
Anche in caso di pioggia, la manifestazione proseguirà negli spazi interni di Villa Fenicia, grazie alla disponibilità della storica famiglia che ne custodisce memoria e fascino.
Per informazioni: sonorosudfestival@gmail.com

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