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Ruvo di Puglia, l’elogio silenzioso del bene: consegnato il Premio “Nicola Tedone” alla solidarietà
A Casa Spada, una serata di testimonianze, impegno civile e narrazioni, per onorare chi ogni giorno costruisce comunità con gesti concreti di umanità silenziosa
Ruvo - mercoledì 9 luglio 2025
0.32
Casa M.M. Spada si è trasformata ieri sera in un luogo di memoria e condivisione corale in occasione della quinta edizione del Premio "Nicola Tedone", un appuntamento divenuto imprescindibile per la comunità ruvese.
Promosso dall'Assessorato al Benessere e Giustizia Sociale, il premio rappresenta molto più di un riconoscimento: è un atto di gratitudine verso chi, lontano dai riflettori, tesse ogni giorno la trama invisibile del bene comune.
Intitolato alla memoria di Nicola Tedone, storico assistente sociale del Comune, il premio incarna l'essenza dell'altruismo operoso, del servizio silenzioso, della prossimità reale. Il suo ricordo, ancora vivido nel tessuto cittadino, continua a generare azioni virtuose, ponendo l'accento sull'urgenza – culturale e civica – di restituire valore all'impegno quotidiano.
Protagonisti della cerimonia sono stati volti diversi, età diverse, ma un'unica matrice etica: la solidarietà come principio incarnato, non enunciato.
Tra i premiati, due giovani simboli di una nuova consapevolezza generazionale: Christian De Astis, studente della scuola secondaria di primo grado "Cotugno", e il piccolo Gianluigi Di Terlizzi, alunno della primaria "San Giovanni Bosco", capaci – già in tenerissima età – di esprimere attenzione verso l'altro e generosità spontanea.
Un riconoscimento è andato a Raffaella Caifasso, anima attiva dell'associazione Con.Te.Sto., da anni punto di riferimento essenziale per le famiglie con persone autistiche, esempio di dedizione costante e coraggiosa.
A ricevere il plauso della città anche l'associazione culturale Calliope, che con il progetto "Confabulare" da oltre un decennio promuove la lettura tra i giovani come strumento di inclusione e apertura mentale, e la Caritas della parrocchia di San Domenico, presidio quotidiano di sostegno per oltre 90 famiglie in situazione di fragilità, dove l'ascolto diventa azione concreta.
Il premio, del valore complessivo di 2.500 euro, è stato simbolicamente restituito alla città, destinato a rafforzare i legami della rete "Ruvo Solidale", in particolare all'interno del contesto scolastico, autentico laboratorio di cittadinanza attiva.
La cerimonia è stata impreziosita dagli interventi del Sindaco Pasquale Chieco, dell'Assessore Nico Curci e del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità, Antonio Giampietro, che hanno ribadito la centralità dell'impegno civico come fondamento di una società più equa, plurale e coesa.
A chiudere la serata, la proiezione del toccante cortometraggio "Lingua matrigna", realizzato dal Centro Studi Cultura et Memoria APS con Un mondo di bene 2.0 APS: un'opera intensa, che dà voce a esperienze migranti e storie di resilienza, restituendo alla parola – spesso negata – il potere salvifico di narrare, riconoscere e rinascere.
Il Premio "Nicola Tedone" diventa così un manifesto civile che invita a guardare con occhi nuovi a chi, nel silenzio delle proprie azioni, plasma ogni giorno una città più umana.
Ruvo di Puglia ha scelto ancora una volta di accendere i riflettori sul bene, quello concreto, che non chiede nulla in cambio.
Promosso dall'Assessorato al Benessere e Giustizia Sociale, il premio rappresenta molto più di un riconoscimento: è un atto di gratitudine verso chi, lontano dai riflettori, tesse ogni giorno la trama invisibile del bene comune.
Intitolato alla memoria di Nicola Tedone, storico assistente sociale del Comune, il premio incarna l'essenza dell'altruismo operoso, del servizio silenzioso, della prossimità reale. Il suo ricordo, ancora vivido nel tessuto cittadino, continua a generare azioni virtuose, ponendo l'accento sull'urgenza – culturale e civica – di restituire valore all'impegno quotidiano.
Protagonisti della cerimonia sono stati volti diversi, età diverse, ma un'unica matrice etica: la solidarietà come principio incarnato, non enunciato.
Tra i premiati, due giovani simboli di una nuova consapevolezza generazionale: Christian De Astis, studente della scuola secondaria di primo grado "Cotugno", e il piccolo Gianluigi Di Terlizzi, alunno della primaria "San Giovanni Bosco", capaci – già in tenerissima età – di esprimere attenzione verso l'altro e generosità spontanea.
Un riconoscimento è andato a Raffaella Caifasso, anima attiva dell'associazione Con.Te.Sto., da anni punto di riferimento essenziale per le famiglie con persone autistiche, esempio di dedizione costante e coraggiosa.
A ricevere il plauso della città anche l'associazione culturale Calliope, che con il progetto "Confabulare" da oltre un decennio promuove la lettura tra i giovani come strumento di inclusione e apertura mentale, e la Caritas della parrocchia di San Domenico, presidio quotidiano di sostegno per oltre 90 famiglie in situazione di fragilità, dove l'ascolto diventa azione concreta.
Il premio, del valore complessivo di 2.500 euro, è stato simbolicamente restituito alla città, destinato a rafforzare i legami della rete "Ruvo Solidale", in particolare all'interno del contesto scolastico, autentico laboratorio di cittadinanza attiva.
La cerimonia è stata impreziosita dagli interventi del Sindaco Pasquale Chieco, dell'Assessore Nico Curci e del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità, Antonio Giampietro, che hanno ribadito la centralità dell'impegno civico come fondamento di una società più equa, plurale e coesa.
A chiudere la serata, la proiezione del toccante cortometraggio "Lingua matrigna", realizzato dal Centro Studi Cultura et Memoria APS con Un mondo di bene 2.0 APS: un'opera intensa, che dà voce a esperienze migranti e storie di resilienza, restituendo alla parola – spesso negata – il potere salvifico di narrare, riconoscere e rinascere.
Il Premio "Nicola Tedone" diventa così un manifesto civile che invita a guardare con occhi nuovi a chi, nel silenzio delle proprie azioni, plasma ogni giorno una città più umana.
Ruvo di Puglia ha scelto ancora una volta di accendere i riflettori sul bene, quello concreto, che non chiede nulla in cambio.
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