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Trasferimento mercato, CasAmbulanti a residenti e commercianti: «Disponibili al confronto»

Le associazioni di categoria pronte al chiarimento e cooperazione

Pochi giorni fa un gruppo di cittadini, commercianti e operatori aveva manifestato il proprio dissenso alla decisione del consiglio comunale di spostare il mercato infrasettimanale sui Corsi A. Jatta, G. Jatta, Piazza Dante, Corso Cavour, via Vanini, via Isabella Griffi, con una istanza nella quale si esprimevano motivazioni e si richiedeva all'amministrazione comunale una rivalutazione della decisione.

A fronte dell'iniziativa, intervengono le Associazioni di Rappresentanza UniPuglia e CasAmbulanti le quali, tramite il sindacalista Savino Montaruli, dichiarano: «fermo restando il legittimo diritto di 24 commercianti a sede fissa di poter esprimere le opinioni rispetto ad una decisione della massima assise comunale nonché quella altrettanto legittima di un gruppo di cittadini, resta il fatto che il trasferimento del mercato nella nuova area individuata dall'Amministrazione comunale in concerto con tutte le Sigle di Rappresentanza locali, provinciali e regionali è cosa acclarata sulla quale non si torna indietro. Non comprendo – prosegue Montaruli – quali siano i "timori" che abbiano trovato posto nel ragionamento di costoro che avrebbero espresso tale posizione di contrarietà.

In quanto a quel grappolo di commercianti posso tranquillamente affermare che dovrebbero vedere la decisione da un'altra prospettiva e se avessero seguito tutto l'iter amministrativo e di confronto si sarebbero resi conto del grande valore che quel trasferimento acclarato porterà anche a tutti i commercianti a sede fissa del comune di Ruvo di Puglia.

Per quanto riguarda i cittadini che si esprimono in tal egual misura credo che anche in questo caso sarebbe opportuno un confronto pubblico che chiarisca anche a loro gli eventuali dubbi che possano nutrire in merito alla decisione. Per quanto ci riguarda siamo disponibili non solo a tale eventuale confronto pubblico che sicuramente potrà essere costruttivo e chiarificatore ma siamo altresì disponibili a recepire eventuali suggerimenti su come gestire al meglio la nuova allocazione del mercato.

Abbiamo già preannunciato al sindaco ed all'assessora la disponibilità delle Associazione di Rappresentanza, in accordo anche con la locale Confcommercio, affinché vengano sottoscritti protocolli di buone prassi in merito ala raccolta dei rifiuti ed alla gestione generale dell'area mercatale in sicurezza e in conformità con le disposizioni in materia igienico-sanitaria. Ho letto – prosegue Montaruli – le motivazioni alla base di questa "protesta" e credo che meritino il chiarimento opportuno, anche per evitare facili strumentalizzazioni e fraintendimenti quando costoro addirittura additino il mercato, quindi gli Ambulanti, essere elemento di disturbo alle attività commerciali a sede fissa o altro di ancor più inqualificabile ed inquietante.

Non so cosa stia producendo nella città di Ruvo di Puglia, in termini di crescita culturale e professionale degli Esercenti, il Progetto del Distretto Urbano del Commercio finanziato con soldi pubblici dei contribuenti e delle Imprese, sta di fatto che se la mentalità è quella descritta all'interno del Documento prodotto dai dissenzienti allora dovrei amaramente prendere atto che l'aspetto formativo e di crescita che è alla base del Distretto Urbano del Commercio dovrebbe aver miseramente fallito nella sua missione. A maggior ragione ritengo che il confronto pubblico anche su questo tema sia quanto mai opportuno ed inderogabile.

In quella occasione vi dimostreremo che il pregiudizio nei confronti del mercato è assolutamente infondato e che anche coloro che oggi dissentono saranno piacevolmente affascinati dalla nuova realtà mercatale che fra poche settimane vedrà la luce in una città che diventerà faro illuminante per la piena attuazione del Codice del Commercio che prevede espressamente la riqualificazione dei mercati con la valorizzazione dei centri urbani, Connubio indissolubile che i ruvesi avranno l'orgoglio di aver posto in essere prima di tutti gli altri» – ha concluso Montaruli.
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