
Attualità
Il cuore grande di Sebastian: a 9 anni dona 100 libri ai bambini malati di cancro
Figlio del tenore ruvese Luciano Lamonarca, vive a New York ma porta nel mondo una lezione di gentilezza ispirata dal “giudice più gentile del mondo” e dal suo scrittore preferito, Jeff Kinney
Ruvo - mercoledì 14 maggio 2025
A nove anni, Sebastian Lamonarca ha già capito una cosa che molti adulti dimenticano: la gentilezza è il più potente dei doni. Con il suo sorriso timido e gli occhi pieni di luce, ha trasformato i suoi risparmi in un gesto che ha attraversato oceani, ospedali e cuori.
Sebastian è figlio del tenore di origini ruvese Luciano Lamonarca, ma la sua voce, oggi, è quella dell'altruismo più puro: ha donato 100 libri a giovani pazienti oncologici dell'ospedale pediatrico Hasbro di Providence, nel Rhode Island.
La scintilla di questo gesto è nata lontano, in un giorno d'inverno del 2024, durante un incontro casuale con Frank Caprio, il giudice diventato celebre per il suo modo umano e comprensivo di amministrare la giustizia. Le sue parole hanno toccato qualcosa nel cuore di Sebastian. "La gentilezza non deve essere un'eccezione", gli ha detto. E Sebastian ha fatto sua questa lezione.
Pochi mesi dopo, durante un viaggio in Italia con la famiglia, ha visitato alcuni ospedali pediatrici e appreso la dura realtà vissuta dai bambini affetti da tumore. A luglio, durante un incontro privato con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, ha confidato la sua volontà di avviare un progetto per portare un po' di luce nel buio dei reparti oncologici. In quell'istante, è nata "Momenti di gioia", un'iniziativa semplice ma per restituire ai piccoli malati attimi di serenità attraverso libri, musica, cibo e sorrisi.
Poi, un altro segno del destino. A febbraio 2025, Sebastian scopre che avrebbe potuto incontrare Jeff Kinney, l'autore della serie "Diario di una schiappa", i libri che lo fanno ridere, riflettere e sognare. Ma anziché pensare a un autografo o a un selfie, Sebastian ha pensato a chi non può leggere quegli stessi libri tra le pareti di una cameretta, perché costretto a vivere in un letto d'ospedale.
Così, il 16 aprile 2025, poco prima dell'incontro con il suo idolo, ha fatto qualcosa di straordinario: ha usato tutti i suoi risparmi, integrati dal contributo dei suoi genitori, per acquistare 100 copie dei libri di Kinney e donarli ai piccoli pazienti oncologici del Hasbro Children's Hospital. Quel giorno, tra le corsie dell'ospedale, sono arrivati non solo libri, ma vere e proprie carezze di carta per l'anima.
Dopo la donazione, Sebastian è stato accolto da Kinney nella sua libreria a Plainville, nel Massachusetts. L'autore lo ha abbracciato e gli ha mostrato il suo studio, definendolo un "vero eroe di gentilezza".
Ma la generosità di Sebastian non si ferma qui. Già nel 2024, ha dato vita all'iniziativa "Pizza for a Smile": con l'aiuto del padre, ha distribuito 300 pizze calde a senzatetto e famiglie in difficoltà. E quando è arrivato il suo onomastico, invece di chiedere un regalo, ha chiesto di poter donare ancora.
"Non ho mai conosciuto i miei nonni paterni, entrambi morti di cancro. Mi manca ciò che non ho potuto vivere con loro, e per questo voglio stare vicino ai bambini che affrontano la stessa malattia" ha raccontato Sebastian. "Spero che tanti altri si uniscano a me. Basta poco per fare la differenza".
Dall'Italia agli Stati Uniti, passando per le corsie degli ospedali e le pagine di un libro, Sebastian sta costruendo un ponte fatto di piccoli gesti e grandi emozioni. E mentre il mondo sembra spesso più attento al rumore che alla dolcezza, un bambino di nove anni ci ricorda che la vera rivoluzione è il bene che si fa in silenzio.
Sebastian è figlio del tenore di origini ruvese Luciano Lamonarca, ma la sua voce, oggi, è quella dell'altruismo più puro: ha donato 100 libri a giovani pazienti oncologici dell'ospedale pediatrico Hasbro di Providence, nel Rhode Island.
La scintilla di questo gesto è nata lontano, in un giorno d'inverno del 2024, durante un incontro casuale con Frank Caprio, il giudice diventato celebre per il suo modo umano e comprensivo di amministrare la giustizia. Le sue parole hanno toccato qualcosa nel cuore di Sebastian. "La gentilezza non deve essere un'eccezione", gli ha detto. E Sebastian ha fatto sua questa lezione.
Pochi mesi dopo, durante un viaggio in Italia con la famiglia, ha visitato alcuni ospedali pediatrici e appreso la dura realtà vissuta dai bambini affetti da tumore. A luglio, durante un incontro privato con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, ha confidato la sua volontà di avviare un progetto per portare un po' di luce nel buio dei reparti oncologici. In quell'istante, è nata "Momenti di gioia", un'iniziativa semplice ma per restituire ai piccoli malati attimi di serenità attraverso libri, musica, cibo e sorrisi.
Poi, un altro segno del destino. A febbraio 2025, Sebastian scopre che avrebbe potuto incontrare Jeff Kinney, l'autore della serie "Diario di una schiappa", i libri che lo fanno ridere, riflettere e sognare. Ma anziché pensare a un autografo o a un selfie, Sebastian ha pensato a chi non può leggere quegli stessi libri tra le pareti di una cameretta, perché costretto a vivere in un letto d'ospedale.
Così, il 16 aprile 2025, poco prima dell'incontro con il suo idolo, ha fatto qualcosa di straordinario: ha usato tutti i suoi risparmi, integrati dal contributo dei suoi genitori, per acquistare 100 copie dei libri di Kinney e donarli ai piccoli pazienti oncologici del Hasbro Children's Hospital. Quel giorno, tra le corsie dell'ospedale, sono arrivati non solo libri, ma vere e proprie carezze di carta per l'anima.
Dopo la donazione, Sebastian è stato accolto da Kinney nella sua libreria a Plainville, nel Massachusetts. L'autore lo ha abbracciato e gli ha mostrato il suo studio, definendolo un "vero eroe di gentilezza".
Ma la generosità di Sebastian non si ferma qui. Già nel 2024, ha dato vita all'iniziativa "Pizza for a Smile": con l'aiuto del padre, ha distribuito 300 pizze calde a senzatetto e famiglie in difficoltà. E quando è arrivato il suo onomastico, invece di chiedere un regalo, ha chiesto di poter donare ancora.
"Non ho mai conosciuto i miei nonni paterni, entrambi morti di cancro. Mi manca ciò che non ho potuto vivere con loro, e per questo voglio stare vicino ai bambini che affrontano la stessa malattia" ha raccontato Sebastian. "Spero che tanti altri si uniscano a me. Basta poco per fare la differenza".
Dall'Italia agli Stati Uniti, passando per le corsie degli ospedali e le pagine di un libro, Sebastian sta costruendo un ponte fatto di piccoli gesti e grandi emozioni. E mentre il mondo sembra spesso più attento al rumore che alla dolcezza, un bambino di nove anni ci ricorda che la vera rivoluzione è il bene che si fa in silenzio.