
Territorio
Il geocaching conquista Ruvo di Puglia: una caccia al tesoro tra ponti storici, querce secolari e misteriosi jazzi
Il gioco globale della caccia al tesoro digitale affascina anche i ruvesi. Un’avventura tra natura e tecnologia sull’Alta Murgia
Ruvo - mercoledì 7 maggio 2025
Un gioco globale, un passatempo tecnologico, ma anche un'esperienza di scoperta del territorio. Il geocaching — la moderna caccia al tesoro che fonde natura e GPS — ha fatto breccia anche a Ruvo di Puglia, diventando un modo inedito e coinvolgente per esplorare le meraviglie dell'Alta Murgia.
Una delle geocache più suggestive dell'area si trova nei pressi di un antico ponte in pietra dell'Acquedotto Pugliese, nascosto tra sentieri battuti, querce secolari e resti di architetture rurali. Il ponte, imponente e perfettamente inserito nel paesaggio, è oggi tappa fissa per gli amanti di questa forma di escursionismo digitale.
La cache — un barattolino colorato — è ben celata proprio sotto uno degli archi del ponte, raggiungibile tramite un sentiero che collega la struttura allo Jazzo del Demonio, uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi dell'area murgiana. L'esperienza consigliata prevede di osservare il ponte sia dall'alto, dove si apre una vista panoramica sulla campagna circostante, sia dal basso, per cogliere la sua imponenza architettonica.
Cos'è il geocaching?
Il geocaching è una sorta di caccia al tesoro del XXI secolo: si parte da una piattaforma online (come geocaching.com) o da un'applicazione per smartphone, si ottengono le coordinate GPS e le indicazioni necessarie, e ci si mette in cammino alla ricerca di piccoli contenitori nascosti, le geocache. Dentro ogni cache si trova un logbook, ovvero un diario di bordo da firmare per lasciare traccia del proprio passaggio, e talvolta piccoli oggetti da scambiare.
Si tratta di un'attività aperta a tutti: famiglie, escursionisti, curiosi e appassionati di avventure outdoor. È possibile scegliere tra cache facili, ideali per iniziare, e cache più complesse, che richiedono intuito, abilità e, a volte, la risoluzione di enigmi.
Ma ciò che rende davvero speciale il geocaching è la sua capacità di trasformare ogni uscita in un'avventura, facendo scoprire luoghi nascosti, paesaggi inaspettati e dettagli che spesso sfuggono anche agli occhi di chi li attraversa quotidianamente.
A Ruvo di Puglia, dove la storia e la natura convivono tra lame, jazzi e muretti a secco, il geocaching si sta trasformando in un prezioso alleato della valorizzazione del territorio. Le cache, infatti, non sono piazzate a caso, ma spesso posizionate in punti panoramici, accanto a beni architettonici dimenticati o in prossimità di elementi naturalistici di pregio.
Così, un gioco diventato globale restituisce uno sguardo nuovo e rispettoso sui luoghi. Ogni ritrovamento è un momento di emozione, ogni firma sul logbook è una piccola connessione con altri viaggiatori, e ogni oggetto lasciato o scambiato racconta una storia.
Come iniziare?
Basta registrarsi gratuitamente su geocaching.com o scaricare l'app ufficiale per iniziare subito. Per i principianti, si consiglia di selezionare cache con un livello di difficoltà basso (1 o 2 su 5), in modo da prendere confidenza con l'attività. È importante, dopo aver trovato una cache, rimetterla esattamente al suo posto e firmare il logbook. Chi vuole può anche lasciare un oggetto simbolico e, soprattutto, raccontare la propria avventura online: è questo il modo migliore per ringraziare chi ha nascosto la cache.
Che tu sia un esploratore esperto o un principiante curioso, il geocaching ti invita a guardare il mondo con occhi nuovi. Anche nei dintorni di Ruvo di Puglia, ogni ponte, ogni quercia, ogni jazzo può nascondere una piccola avventura.
Buona caccia!
Una delle geocache più suggestive dell'area si trova nei pressi di un antico ponte in pietra dell'Acquedotto Pugliese, nascosto tra sentieri battuti, querce secolari e resti di architetture rurali. Il ponte, imponente e perfettamente inserito nel paesaggio, è oggi tappa fissa per gli amanti di questa forma di escursionismo digitale.
La cache — un barattolino colorato — è ben celata proprio sotto uno degli archi del ponte, raggiungibile tramite un sentiero che collega la struttura allo Jazzo del Demonio, uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi dell'area murgiana. L'esperienza consigliata prevede di osservare il ponte sia dall'alto, dove si apre una vista panoramica sulla campagna circostante, sia dal basso, per cogliere la sua imponenza architettonica.
Cos'è il geocaching?
Il geocaching è una sorta di caccia al tesoro del XXI secolo: si parte da una piattaforma online (come geocaching.com) o da un'applicazione per smartphone, si ottengono le coordinate GPS e le indicazioni necessarie, e ci si mette in cammino alla ricerca di piccoli contenitori nascosti, le geocache. Dentro ogni cache si trova un logbook, ovvero un diario di bordo da firmare per lasciare traccia del proprio passaggio, e talvolta piccoli oggetti da scambiare.
Si tratta di un'attività aperta a tutti: famiglie, escursionisti, curiosi e appassionati di avventure outdoor. È possibile scegliere tra cache facili, ideali per iniziare, e cache più complesse, che richiedono intuito, abilità e, a volte, la risoluzione di enigmi.
Ma ciò che rende davvero speciale il geocaching è la sua capacità di trasformare ogni uscita in un'avventura, facendo scoprire luoghi nascosti, paesaggi inaspettati e dettagli che spesso sfuggono anche agli occhi di chi li attraversa quotidianamente.
A Ruvo di Puglia, dove la storia e la natura convivono tra lame, jazzi e muretti a secco, il geocaching si sta trasformando in un prezioso alleato della valorizzazione del territorio. Le cache, infatti, non sono piazzate a caso, ma spesso posizionate in punti panoramici, accanto a beni architettonici dimenticati o in prossimità di elementi naturalistici di pregio.
Così, un gioco diventato globale restituisce uno sguardo nuovo e rispettoso sui luoghi. Ogni ritrovamento è un momento di emozione, ogni firma sul logbook è una piccola connessione con altri viaggiatori, e ogni oggetto lasciato o scambiato racconta una storia.
Come iniziare?
Basta registrarsi gratuitamente su geocaching.com o scaricare l'app ufficiale per iniziare subito. Per i principianti, si consiglia di selezionare cache con un livello di difficoltà basso (1 o 2 su 5), in modo da prendere confidenza con l'attività. È importante, dopo aver trovato una cache, rimetterla esattamente al suo posto e firmare il logbook. Chi vuole può anche lasciare un oggetto simbolico e, soprattutto, raccontare la propria avventura online: è questo il modo migliore per ringraziare chi ha nascosto la cache.
Che tu sia un esploratore esperto o un principiante curioso, il geocaching ti invita a guardare il mondo con occhi nuovi. Anche nei dintorni di Ruvo di Puglia, ogni ponte, ogni quercia, ogni jazzo può nascondere una piccola avventura.
Buona caccia!