Attualità
Un'estate da raccontare, la Diocesi raccoglie esperienze
L'invito a raccontare la propria estate ai tempi del Covid
Ruvo - domenica 5 luglio 2020
Ogni anno la redazione di Luce e Vita invita a raccontare l'estate vissuta in parrocchia, nelle associazioni, nei campi estivi, in oratorio, GrEst, pellegrinaggi, cammini, anche individualmente.
Ad un iniziale stop totale va subentrando, pian piano, la programmazione di attività più ridotte nei tempi e nei modi, ma non meno coinvolgenti. Linee guida sono state date sia a livello statale sia a livello ecclesiale e associativo e il rallentamento delle misure di sicurezza contro il Covid sta sollecitando a mettere su qualcosa anche se in extremis.
L'invito è quello di non trascurare la sicurezza tenendo conto degli allarmi che da più parti, molto autorevoli, prefigurano una ritorno all'innalzamento dei contagi.
Si rinnova, quindi, anche quest'anno l'invito a raccontare, a narrare, a condividere le esperienze di rilievo che si stanno svolgendo o si svolgeranno in questa estate straordinaria da raccontare,
perché questo è stato ed è un tempo straordinario, non comune, carico di preoccupazioni, ma anche di nuove possibilità.
Da raccontare perché non siamo isole, nemmeno le parrocchie lo sono; siamo interconnessi, siamo corpo, siamo membra dello stesso corpo e come tali interagenti. Comunicare non è esibire, è condividere con semplicità, mettere in comune quello che siano e facciamo.
Ad un iniziale stop totale va subentrando, pian piano, la programmazione di attività più ridotte nei tempi e nei modi, ma non meno coinvolgenti. Linee guida sono state date sia a livello statale sia a livello ecclesiale e associativo e il rallentamento delle misure di sicurezza contro il Covid sta sollecitando a mettere su qualcosa anche se in extremis.
L'invito è quello di non trascurare la sicurezza tenendo conto degli allarmi che da più parti, molto autorevoli, prefigurano una ritorno all'innalzamento dei contagi.
Si rinnova, quindi, anche quest'anno l'invito a raccontare, a narrare, a condividere le esperienze di rilievo che si stanno svolgendo o si svolgeranno in questa estate straordinaria da raccontare,
perché questo è stato ed è un tempo straordinario, non comune, carico di preoccupazioni, ma anche di nuove possibilità.
Da raccontare perché non siamo isole, nemmeno le parrocchie lo sono; siamo interconnessi, siamo corpo, siamo membra dello stesso corpo e come tali interagenti. Comunicare non è esibire, è condividere con semplicità, mettere in comune quello che siano e facciamo.