
Eventi e cultura
A Ruvo di Puglia inaugurata la V edizione del festival internazionale “Le Danzatrici en plein air”
Virgilio Sieni apre un mese di spettacoli tra patrimonio archeologico, ricerca coreografica e inclusione culturale
Ruvo - lunedì 9 giugno 2025
Ruvo di Puglia si conferma come città che accoglie arte, memoria e sperimentazione contemporanea. È stato Virgilio Sieni, figura di riferimento della coreografia europea, ad aprire solennemente la quinta edizione del festival internazionale Le Danzatrici en plein air, incastonata nella cornice evocativa del Museo Nazionale Jatta.
Un'apertura che è anche un ritorno: Sieni, ormai artista di casa, ha dato il via a un'edizione che segna l'avvio del triennio 2025–2027 sotto la co-direzione artistica di Giulio De Leo ed Erika Guastamacchia.
Il festival, ispirato all'iconico affresco tombale delle "Danzatrici di Ruvo di Puglia" – capolavoro dell'arte funeraria italica e simbolo stratificato dell'identità ruvese – appare come un progetto culturale di alto profilo sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Puglia, dal Comune di Ruvo di Puglia, da Puglia Culture e dall'Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi. Non un semplice cartellone di eventi, ma un laboratorio che fa della città un dispositivo scenico e comunitario.
Oltre cinquanta appuntamenti – tra debutti nazionali, prime assolute e anteprime – animeranno per quasi un mese spazi pubblici, cortili storici, architetture museali e luoghi inattesi della città. Venti compagnie provenienti da tutto il mondo e oltre cento artisti – tra danzatori affermati e giovani emergenti – trasformeranno il tessuto urbano in una drammaturgia diffusa, capace di fondere passato e avanguardia, gesto e paesaggio, corpo e memoria.
Il festival ribadisce inoltre la sua vocazione all'inclusività, ponendo attenzione particolare all'accessibilità delle pratiche artistiche e alla valorizzazione delle diversità. La danza si fa così linguaggio di comunità e veicolo di partecipazione democratica, attraversando tematiche civili e aprendo orizzonti di senso a spettatori e performer, inclusi quelli con disabilità.
A Ruvo la danza contemporanea si radica nel patrimonio culturale e lo rianima, costruendo un dialogo tra l'eredità del passato e le urgenze del presente. Il numeroso pubblico accorso all'apertura, così come l'interesse crescente dei visitatori attesi nei prossimi giorni, confermano che Le Danzatrici en plein air non è soltanto un festival: è un atto di cittadinanza poetica.
Il programma completo degli appuntamenti è consultabile attraverso i canali ufficiali della manifestazione.
Un'apertura che è anche un ritorno: Sieni, ormai artista di casa, ha dato il via a un'edizione che segna l'avvio del triennio 2025–2027 sotto la co-direzione artistica di Giulio De Leo ed Erika Guastamacchia.
Il festival, ispirato all'iconico affresco tombale delle "Danzatrici di Ruvo di Puglia" – capolavoro dell'arte funeraria italica e simbolo stratificato dell'identità ruvese – appare come un progetto culturale di alto profilo sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Puglia, dal Comune di Ruvo di Puglia, da Puglia Culture e dall'Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi. Non un semplice cartellone di eventi, ma un laboratorio che fa della città un dispositivo scenico e comunitario.
Oltre cinquanta appuntamenti – tra debutti nazionali, prime assolute e anteprime – animeranno per quasi un mese spazi pubblici, cortili storici, architetture museali e luoghi inattesi della città. Venti compagnie provenienti da tutto il mondo e oltre cento artisti – tra danzatori affermati e giovani emergenti – trasformeranno il tessuto urbano in una drammaturgia diffusa, capace di fondere passato e avanguardia, gesto e paesaggio, corpo e memoria.
Il festival ribadisce inoltre la sua vocazione all'inclusività, ponendo attenzione particolare all'accessibilità delle pratiche artistiche e alla valorizzazione delle diversità. La danza si fa così linguaggio di comunità e veicolo di partecipazione democratica, attraversando tematiche civili e aprendo orizzonti di senso a spettatori e performer, inclusi quelli con disabilità.
A Ruvo la danza contemporanea si radica nel patrimonio culturale e lo rianima, costruendo un dialogo tra l'eredità del passato e le urgenze del presente. Il numeroso pubblico accorso all'apertura, così come l'interesse crescente dei visitatori attesi nei prossimi giorni, confermano che Le Danzatrici en plein air non è soltanto un festival: è un atto di cittadinanza poetica.
Il programma completo degli appuntamenti è consultabile attraverso i canali ufficiali della manifestazione.