
Eventi e cultura
“Le Danzatrici en plein air 2025”: Ruvo di Puglia si conferma crocevia internazionale della danza contemporanea
Un mese di performance site-specific e scambi culturali con il festival diretto da Giulio De Leo ed Erika Guastamacchia
Ruvo - lunedì 26 maggio 2025
È stata presentata ufficialmente l'edizione 2025 di "Le Danzatrici en plein air", il festival di danza contemporanea che da cinque anni si distingue nel panorama culturale europeo per la sua capacità di collegare alta qualità coreutica, respiro internazionale e interazione con il territorio.
Per circa un mese, Ruvo di Puglia tornerà a essere teatro diffuso di una rassegna che non si limita a esibire l'arte del movimento, ma la incarna nei luoghi più intimi e significativi della città: cortili dimenticati, piazze storiche, architetture simboliche e scorci quotidiani diventano lo scenario di un progetto che restituisce alla comunità un'immagine nuova e poetica di sé stessa.
A firmare la direzione artistica, anche quest'anno, sono Giulio De Leo ed Erika Guastamacchia, il cui approccio va ben oltre la semplice programmazione culturale: il festival è infatti concepito come una "pedagogia della bellezza", un dispositivo sociale in grado di attivare processi di trasformazione, inclusione e cittadinanza attraverso la danza.
In questa prospettiva, grande rilievo è dato alla dimensione laboratoriale e partecipativa. Nei mesi precedenti alla rassegna, numerosi percorsi formativi hanno coinvolto cittadini, studenti, appassionati e danzatori in erba, creando una comunità attiva, consapevole e pronta ad accogliere gli artisti in arrivo da tutta Europa.
Decine di produzioni internazionali, coreografi di chiara fama, esperienze performative site-specific e una fitta rete di collaborazioni culturali rendono questa edizione particolarmente ricca e articolata. Eppure, ciò che davvero rende "Le Danzatrici en plein air" un unicum nel panorama italiano è la sua capacità di innescare una relazione autentica e fertile tra arte e contesto, tra gesto e spazio, tra performer e pubblico.
Il pubblico è dunque invitato a immergersi in un'esperienza che trascende il concetto di spettacolo, un viaggio estetico e comunitario che conferma Ruvo di Puglia come crocevia creativo, punto di riferimento internazionale e cantiere permanente di nuova sensibilità contemporanea.
Foto di @letthedeviltakeme
Per circa un mese, Ruvo di Puglia tornerà a essere teatro diffuso di una rassegna che non si limita a esibire l'arte del movimento, ma la incarna nei luoghi più intimi e significativi della città: cortili dimenticati, piazze storiche, architetture simboliche e scorci quotidiani diventano lo scenario di un progetto che restituisce alla comunità un'immagine nuova e poetica di sé stessa.
A firmare la direzione artistica, anche quest'anno, sono Giulio De Leo ed Erika Guastamacchia, il cui approccio va ben oltre la semplice programmazione culturale: il festival è infatti concepito come una "pedagogia della bellezza", un dispositivo sociale in grado di attivare processi di trasformazione, inclusione e cittadinanza attraverso la danza.
In questa prospettiva, grande rilievo è dato alla dimensione laboratoriale e partecipativa. Nei mesi precedenti alla rassegna, numerosi percorsi formativi hanno coinvolto cittadini, studenti, appassionati e danzatori in erba, creando una comunità attiva, consapevole e pronta ad accogliere gli artisti in arrivo da tutta Europa.
Decine di produzioni internazionali, coreografi di chiara fama, esperienze performative site-specific e una fitta rete di collaborazioni culturali rendono questa edizione particolarmente ricca e articolata. Eppure, ciò che davvero rende "Le Danzatrici en plein air" un unicum nel panorama italiano è la sua capacità di innescare una relazione autentica e fertile tra arte e contesto, tra gesto e spazio, tra performer e pubblico.
Il pubblico è dunque invitato a immergersi in un'esperienza che trascende il concetto di spettacolo, un viaggio estetico e comunitario che conferma Ruvo di Puglia come crocevia creativo, punto di riferimento internazionale e cantiere permanente di nuova sensibilità contemporanea.
Foto di @letthedeviltakeme