
Eventi e cultura
Quando la danza abita la memoria: un rito contemporaneo nella cassa armonica
Nel cuore di Ruvo di Puglia, il festival “Le Danzatrici en plein air”
Ruvo - giovedì 3 luglio 2025
Certe volte l'arte riesce a generare incanti proprio là dove sembrerebbero impossibili. È accaduto pochi giorni fa nella cassa armonica di Piazza Matteotti, quando una performance del festival Le Danzatrici en plein air, diretto da Giulio De Leo, ha colmato di danza uno dei luoghi simbolo della ritualità cittadina: il tempio effimero della musica bandistica, cuore sonoro della festa patronale.
Un evento straordinario, reso possibile dalla disponibilità del Comitato Feste Patronali di Ruvo di Puglia, che ha concesso l'uso della storica struttura per accogliere il corpo in movimento, trasformando la cassa armonica da spazio celebrativo a dispositivo poetico. Non più solo contenitore di note, ma cassa di risonanza di emozioni stratificate, in cui il ricordo dell'infanzia si fonde con il desiderio di futuro.
"Si è realizzato un sogno – ha dichiarato Giulio De Leo – danzare nella cassa armonica. Un gesto che per molti ruvesi ha il sapore della memoria, ma che oggi si è aperto a nuove suggestioni, a una visione altra della festa, più inclusiva e sensibile alla pluralità dei linguaggi artistici."
L'intervento performativo, concepito come momento site-specific all'interno della programmazione del festival, ha rappresentato una potente azione simbolica: l'incontro tra due codici espressivi solo apparentemente distanti – quello rituale della devozione popolare e quello fluido della ricerca coreografica contemporanea – si è tradotto in un atto di sincresi culturale.
L'evento ha riscosso partecipazione e consenso, anche grazie alla sensibilità mostrata dal Comitato Feste Patronali, il cui presidente ha sottolineato l'importanza di aprirsi a esperienze che, pur nella loro novità, non rinnegano la tradizione, ma la rilanciano in forme nuove, alimentandone il significato nel presente.
Un evento straordinario, reso possibile dalla disponibilità del Comitato Feste Patronali di Ruvo di Puglia, che ha concesso l'uso della storica struttura per accogliere il corpo in movimento, trasformando la cassa armonica da spazio celebrativo a dispositivo poetico. Non più solo contenitore di note, ma cassa di risonanza di emozioni stratificate, in cui il ricordo dell'infanzia si fonde con il desiderio di futuro.
"Si è realizzato un sogno – ha dichiarato Giulio De Leo – danzare nella cassa armonica. Un gesto che per molti ruvesi ha il sapore della memoria, ma che oggi si è aperto a nuove suggestioni, a una visione altra della festa, più inclusiva e sensibile alla pluralità dei linguaggi artistici."
L'intervento performativo, concepito come momento site-specific all'interno della programmazione del festival, ha rappresentato una potente azione simbolica: l'incontro tra due codici espressivi solo apparentemente distanti – quello rituale della devozione popolare e quello fluido della ricerca coreografica contemporanea – si è tradotto in un atto di sincresi culturale.
L'evento ha riscosso partecipazione e consenso, anche grazie alla sensibilità mostrata dal Comitato Feste Patronali, il cui presidente ha sottolineato l'importanza di aprirsi a esperienze che, pur nella loro novità, non rinnegano la tradizione, ma la rilanciano in forme nuove, alimentandone il significato nel presente.