Sindaco Chieco
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Attualità

Il sindaco ai nuovi cittadini ruvesi: «Ruvo è la vostra città, e oggi vi abbraccia forte»

La lettera del primo cittadino ai bambini che hanno ricevuto la cittadinanza onoraria

Da ieri Ruvo di Puglia ha 99 cittadini in più. Sono quei bambini, nati in Italia e residenti a Ruvo di Puglia ma figli di stranieri, che ieri hanno ricevuto la cittadinanza onoraria secondo il principio dello Ius soli. A loro il sindaco Pasquale Chieco ha rivolto una lettera che spiega il senso di un atto che, seppur nel suo valore simbolico, contiene in sé un messaggio molto importante.

Carissime bambine e carissimi bambini,

oggi è un giorno importante; per voi, per me che sono il vostro Sindaco e per la città intera. Oggi è il giorno del conferimento della Cittadinanza civica di Ruvo di Puglia.

In questo modo tutti insieme diciamo al mondo che siamo parte di un'unica comunità, e che tutti insieme - ognuno con la sua unicità - diamo vita e senso alla nostra bellissima città. Essere parte di una comunità è il contrario di sentirsi estraneo o straniero. Significa riconoscersi, riconoscere ed essere riconosciuti. Significa parlarsi, aiutarsi, capirsi.

Questo piccolo foglio di carta ha dunque un grande significato e spero vogliate portarlo con voi e tenerlo tra le vostre cose più importanti.

Perché questo foglio dice di un'appartenenza che contrasta l'estraneità, racconta di un posto che è il vostro, in cui si accoglie e non si discrimina; questo foglio racconta di una città del SUD antica di arte e di bellezza che parla di pace e la pratica ogni giorno attraverso piccole cose fondamentali, attraverso quella "convivialità delle differenze" che un bravo Maestro ci insegnò una volta chiedendoci di custodirne il senso più profondo, invitandoci ad attuarla sempre, meglio che possiamo. Questo foglio contiene l'impegno di tantissime persone in difesa del vostro diritto a dirvi Italiane e Italiani.

Qui c'è scritta una cosa che tutti noi sappiamo già benissimo, ma che abbiamo voluto mettere nero su bianco: c'è scritto, semplicemente, che siete Ruvesi.

E non fidatevi di chi sminuisce o, peggio, disprezza il valore di questo conferimento, perché sta provando a sminuire i vostri diritti. Questo non è solo un atto simbolico, questo è anche un patto concreto che impegna tutti noi a perseguire obiettivi comuni alti, convinti come siamo che politiche e azioni di inclusione siano il solo modo per costruire un mondo migliore, più giusto.

Davanti alla costruzione di muri, di barriere di filo spinato, di ostacoli sulla strada di chi fugge dalle guerre, dalla fame, dalla impossibilità di godere dei propri diritti, proviamo spontaneamente un sentimento di ingiustizia. E quando questi muri fermano il passo di un bambino questo sentimento di umana inaccettabilità è mille volte amplificato.

NO. Costruire differenze tra i bambini non è possibile. Non è accettabile.

Anche per questo, per dare ulteriore forza e impulso alla nostra scelta, abbiamo deciso di consegnarvi, insieme alla Cittadinanza civica, anche un libretto: è piccolo ma raccoglie tutta la nostra storia; sono poche pagine, ma contengono tutte le regole della nostra convivenza, del nostro vivere insieme. La nostra amata Costituzione. È la carta dei nostri diritti, dei nostri doveri, dei nostri valori.

Tra tutte le norme che contiene voglio ricordare una: è l'articolo 10. In questo articolo c'è tutto quello che conta e che serve perché dalla Cittadinanza civica di oggi si possa arrivare alla Cittadinanza italiana che è un pezzo del futuro da costruire tutti insieme.
Regaliamo questo libretto a voi e alle vostre famiglie perché possa aiutarvi a non accettare le ingiustizie, a difendere le vite degli uomini, a costruire la felicità.

Ruvo è orgogliosa di tutti i suoi figli. Ed è felice che voi siate qui.

Ruvo è la vostra città, e oggi vi abbraccia forte.

E vi ringrazia. E conta anche su di voi per diventare migliore.

Pasquale Roberto Chieco

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