
Eventi e cultura
The Sound of Silence: la danza che unisce e resiste nel cuore di Ruvo di Puglia
Venerdì 30 maggio nell’ex convento dei Minori Osservanti, uno spettacolo di danza sul silenzio e il radicamento apre il cammino verso la festa finale di “In nome della libertà 3.0”
Ruvo - venerdì 9 maggio 2025
Un luogo carico di storia, un linguaggio che parla al corpo e all'anima, un invito a riscoprire il valore del silenzio come memoria, ascolto e resistenza. "The Sound of Silence", lo spettacolo a cura del Centro Studi Cultura et Memoria in collaborazione con The Company – Scuola di danza e in attesa dell'evento Rerum Rubis 2025, andrà in scena venerdì 30 maggio alle 20 nell'ex convento dei Minori Osservanti.
Primo evento di un percorso che culminerà nella grande festa del 31 maggio, The Sound of Silence propone una riflessione intensa e poetica su quelle barriere invisibili che ancora separano le persone, e che l'arte può contribuire ad abbattere.
Attraverso coreografie ispirate ai temi del radicamento e del silenzio, la danza si fa linguaggio universale per raccontare storie taciute, memorie, gesti di resistenza quotidiana. Un invito, rivolto a tutte e tutti, a rallentare, osservare, sentire.
Lo spettacolo si inserisce nel progetto "In nome della libertà 3.0", vincitore del bando "Ruvo Solidale Genera Bellezza 2024" promosso dall'Assessorato al Benessere e alla Giustizia Sociale del Comune di Ruvo di Puglia, con il coordinamento de La Bacheca di Ruvo Solidale.
Con questa iniziativa, il Centro Studi Cultura et Memoria rinnova il proprio impegno per una cultura che non sia solo fruizione, ma esperienza trasformativa e occasione di incontro tra storie, generazioni e comunità.
Per scoprire il programma completo degli appuntamenti previsti, è possibile consultare la grafica ufficiale sui canali social del progetto.
La cittadinanza è invitata a partecipare. Perché il silenzio, se ascoltato, può far rumore.
Primo evento di un percorso che culminerà nella grande festa del 31 maggio, The Sound of Silence propone una riflessione intensa e poetica su quelle barriere invisibili che ancora separano le persone, e che l'arte può contribuire ad abbattere.
Attraverso coreografie ispirate ai temi del radicamento e del silenzio, la danza si fa linguaggio universale per raccontare storie taciute, memorie, gesti di resistenza quotidiana. Un invito, rivolto a tutte e tutti, a rallentare, osservare, sentire.
Lo spettacolo si inserisce nel progetto "In nome della libertà 3.0", vincitore del bando "Ruvo Solidale Genera Bellezza 2024" promosso dall'Assessorato al Benessere e alla Giustizia Sociale del Comune di Ruvo di Puglia, con il coordinamento de La Bacheca di Ruvo Solidale.
Con questa iniziativa, il Centro Studi Cultura et Memoria rinnova il proprio impegno per una cultura che non sia solo fruizione, ma esperienza trasformativa e occasione di incontro tra storie, generazioni e comunità.
Per scoprire il programma completo degli appuntamenti previsti, è possibile consultare la grafica ufficiale sui canali social del progetto.
La cittadinanza è invitata a partecipare. Perché il silenzio, se ascoltato, può far rumore.