
Eventi e cultura
Visita guidata promossa da Cultura et Memoria in preparazione a “Rerum Rubis 2025 – LE FOTO
Tra memoria e identità: le nuove generazioni riscoprono Ruvo di Puglia
Ruvo - domenica 4 maggio 2025
Un itinerario denso di significati storici e simbolici ha preso forma ieri mattina a Ruvo di Puglia, in occasione di una visita guidata organizzata dal Centro Studi Cultura et Memoria, tappa inaugurale di un percorso educativo che culminerà nel progetto culturale "Rerum Rubis 2025".
Protagonisti dell'iniziativa, gli alunni dell'Istituto Comprensivo "Bosco - Carducci - Giovanni XXIII", coinvolti in una mattinata formativa finalizzata a promuovere la conoscenza critica e consapevole del proprio patrimonio storico-artistico. A condurre l'approfondimento, con rigore storiografico e passione divulgativa, è stato Francesco Lauciello, storico locale di riconosciuta competenza.
L'itinerario si è aperto presso l'ex convento dei Minori Osservanti, luogo emblematico della spiritualità e dell'arte ruvese, impreziosito da un raffinato ciclo di affreschi narranti le storie di San Francesco d'Assisi. Particolare attenzione è stata rivolta alla genesi mecenatesca del complesso pittorico, con un focus sulle famiglie – nobili, borghesi, sacerdotali e laiche – che, attraverso lasciti, donazioni e atti di devozione, hanno contribuito a consolidare la memoria storica della città.
L'ex Convento è ora sede della RSA Spada, gestita dal Consorzio Metropolis, che apre costantemente le sue porte al territorio e alle attività culturali.
La visita è proseguita nella chiesa di San Michele Arcangelo, custode di un articolato tessuto di memorie private e pubbliche: cappelle gentilizie, blasoni araldici e reliquie sacre sono stati interpretati come strumenti di autorappresentazione e segni di continuità identitaria, in grado di restituire alla comunità scolastica la consapevolezza di un'eredità condivisa e stratificata.
«La storia non si eredita passivamente – ha sottolineato Lauciello rivolgendosi agli studenti – ma si conquista, si interroga, si vive. Solo chi conosce il proprio passato può ambire a costruire un futuro autentico e radicato».
L'iniziativa si configura come parte integrante del più ampio disegno culturale di "Rerum Rubis", progetto che mira a riscoprire e valorizzare, attraverso il protagonismo attivo dei giovani, il patrimonio materiale e immateriale di Ruvo di Puglia.
Protagonisti dell'iniziativa, gli alunni dell'Istituto Comprensivo "Bosco - Carducci - Giovanni XXIII", coinvolti in una mattinata formativa finalizzata a promuovere la conoscenza critica e consapevole del proprio patrimonio storico-artistico. A condurre l'approfondimento, con rigore storiografico e passione divulgativa, è stato Francesco Lauciello, storico locale di riconosciuta competenza.
L'itinerario si è aperto presso l'ex convento dei Minori Osservanti, luogo emblematico della spiritualità e dell'arte ruvese, impreziosito da un raffinato ciclo di affreschi narranti le storie di San Francesco d'Assisi. Particolare attenzione è stata rivolta alla genesi mecenatesca del complesso pittorico, con un focus sulle famiglie – nobili, borghesi, sacerdotali e laiche – che, attraverso lasciti, donazioni e atti di devozione, hanno contribuito a consolidare la memoria storica della città.
L'ex Convento è ora sede della RSA Spada, gestita dal Consorzio Metropolis, che apre costantemente le sue porte al territorio e alle attività culturali.
La visita è proseguita nella chiesa di San Michele Arcangelo, custode di un articolato tessuto di memorie private e pubbliche: cappelle gentilizie, blasoni araldici e reliquie sacre sono stati interpretati come strumenti di autorappresentazione e segni di continuità identitaria, in grado di restituire alla comunità scolastica la consapevolezza di un'eredità condivisa e stratificata.
«La storia non si eredita passivamente – ha sottolineato Lauciello rivolgendosi agli studenti – ma si conquista, si interroga, si vive. Solo chi conosce il proprio passato può ambire a costruire un futuro autentico e radicato».
L'iniziativa si configura come parte integrante del più ampio disegno culturale di "Rerum Rubis", progetto che mira a riscoprire e valorizzare, attraverso il protagonismo attivo dei giovani, il patrimonio materiale e immateriale di Ruvo di Puglia.