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Vita di città

Storia Viva - Il racconto della Natività nelle chiese ruvesi

Dipinti a olio, tempere e vetrate che raccontano la storia della salvezza

Il racconto della Natività è da sempre uno dei misteri più affascinanti della storia, rappresentato nel corso dei secoli da innumerevoli artisti, noti e meno noti, provenienti da epoche e luoghi diversi. A Ruvo, le chiese custodiscono un ricco patrimonio di immagini sacre che, da prospettive differenti, narrano il mistero della nascita di Gesù. Vi invitiamo a intraprendere un viaggio attraverso queste chiese, per scoprire opere grandi e piccole che raccontano questa straordinaria storia.
La Cattedrale
Tra le opere più celebri vi è la Natività di Marco Pino da Siena, firmata dall'artista ma probabilmente realizzata dalla sua bottega. Proveniente dalla cappella della Natività della nobile famiglia Ciani, l'opera raffigura l'adorazione dei pastori ed è datata 1576. La scena mostra il Bambino che tende le mani verso la Madonna, intenta a contemplarlo con devozione; a un lato San Giuseppe si inginocchia, mentre dall'altro un pastore stringe le mani al petto, in un gesto carico di emozione.

La Chiesa del Carmine
Un'altra immagine dell'adorazione dei pastori si trova nella Chiesa del Carmine. Si tratta di un'opera del 1624 attribuita a un pittore locale, identificato nei documenti come Giacomo Gatta. La scena è ambientata in una capanna coperta di paglia e si ispira a un dipinto analogo di Jacopo da Bassano, conservato a Palazzo Corsini a Roma e diffuso in Italia attraverso incisioni. Sebbene simile nella composizione, la qualità dell'opera risulta più modesta rispetto al modello.

La Chiesa di San Domenico
Nella Chiesa di San Domenico, una serie di ovali decorano l'altare dell'Addolorata, illustrando la pia pratica dei sette dolori della Vergine. Tra questi vi è una raffigurazione della Fuga in Egitto, attribuita alla pittrice bitontina Anna Rolli (1816-1851). Questo olio su metallo rappresenta la Madonna e San Giuseppe in cammino verso le piramidi, accanto a un corso d'acqua. Pur eseguita con tratti rapidi, l'opera riesce a trasmettere un'efficace narrazione.
Nella stessa chiesa, la Natività è rappresentata in uno dei riquadri dei Misteri del Rosario che ornano la cappella omonima. Realizzati dal torinese Mario Prayer nel 1943, i dipinti sono tempere su intonaco.

La Chiesa del Redentore
Nella Chiesa del Redentore, la Natività è rappresentata insieme ad altri episodi mariani nelle decorazioni della cornice che circonda la statua della Madonna del Rosario, opera di Salvatore Bruno. La piccola immagine, realizzata nel 1937, è attribuita alla pittrice giovinazzese Giuseppina Pansini e si distingue per il suo stile rapido ma incisivo.

Il Santuario della Madonna delle Grazie
Nel Santuario della Madonna delle Grazie, quattro medaglioni posti sui pilastri principali della chiesa narrano episodi della vita della Vergine. Tra questi, la Natività è rappresentata in un'intima scena ambientata in una capanna, con pastori che osservano meravigliati oltre una balaustra, sotto un cielo azzurro intenso. Questa opera fu realizzata nel 1973 dal barese Umberto Colonna.

Le Chiese della Santa Famiglia e dell'Immacolata
Nelle moderne Chiese della Santa Famiglia e dell'Immacolata, il racconto della salvezza è affidato alle vetrate che decorano i due luoghi sacri. Entrambe le opere, disegnate da Maria Bonaduce e prodotte dalla ditta Mellini, risalgono rispettivamente al 1998 e al 2007.

La Chiesa di San Michele Arcangelo
Infine, nella Chiesa di San Michele Arcangelo si trova la spettacolare raffigurazione dell'Adorazione dei Magi, opera di Gaspar Hovic datata 1613. In un turbinio di mantelli preziosi, tessuti riccamente decorati e personaggi variegati, il pittore nordico racconta l'omaggio dei re d'Oriente al Salvatore, evocando il cammino di un popolo verso la salvezza, ieri come oggi.
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